Premio di partecipazione, tensioni in «Cid»
La situazione ha portato alla proclamazione di uno sciopero che ha visto una buona adesione
Un nuovo terremoto scuote la Cid Alvimedica, l'azienda turca con stabilimento a Saluggia nel polo Sorin. Al centro della questione, il Premio di partecipazione, che i dipendenti rischiano di vedersi riconoscere solo in minima parte.
Premio di partecipazione, tensioni in «Cid»
«La situazione che stiamo vivendo è molto complicata – spiegano i sindacalisti Maurizio Angelone (Cgil) e Caterina Viscuso (Cisl) – Dallo scorso novembre a settembre abbiamo incontrato cinque volte l’azienda per discutere del Premio di partecipazione che i dipendenti Cid ricevono in primavera, ma non è stato raggiunto alcun accordo. Abbiamo segnalato all’azienda che ci sono dei parametri inadeguati sin dalla loro definizione. Abbiamo anche suggerito un eventuale premio una tantum, per compensare le difficoltà vissute nei mesi recenti, ma anche in questo caso la richiesta è stata respinta. L’unica proposta da parte dell’azienda è stata un premio perequativo, di circa 300 euro, rispetto ai tradizionali 1.400/1.500 euro».
Sciopero senza presidio
La situazione ha portato alla proclamazione di uno sciopero che ha visto una buona adesione.
«Si è trattato di uno sciopero senza presidio – dicono i due sindacalisti – Durante la trattativa, avevamo anche chiesto di avviare un confronto per rivedere i parametri per il prossimo triennio e trovare un accordo ponte per il premio del 2025, ma al momento non ci sono aperture da parte della società turca».