l'iniziativa

Primo incontro di Martedì Munfrin: come funzionano le tecnologie radio

Si prosegue martedì 25 ottobre, con il dottor Federico Spanna.

Primo incontro di Martedì Munfrin: come funzionano le tecnologie radio
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Inizia con successo la rassegna dei Martedì Munfrin, ciclo di seminari organizzati dall’Associazione Senza Fili Senza Confini per portare nel territorio monferrino esperti di Arte, Agricoltura, Economia, Digitale, Diritti, Scienza, Società, Tecnologia.

Martedì Munfrin, primo incontro 

 

Il primo seminario si è svolto martedì 27 settembre nella sede del Gruppo Alpini di Brusasco, alla presenza di 40 partecipanti dal vivo e 20 in streaming. Il professor Daniele Trinchero del Politecnico di Torino, che è anche presidente dell’Associazione, ha spiegato come funzionano le tecnologie radio utilizzate per connettere gli oggetti, ripercorrendo la storia. Si è parlato di tecnologie consolidate, come Wi-Fi, Bluetooth e ZigBee, ma anche e soprattutto di quelle emergenti, sigfox e LoRa, che oggi consentono di collegare oggetti distanti anche 70 km, con trasmissioni a bassissimo consumo energetico. Molto partecipato è stato il dibattito finale. Si prosegue martedì 25 ottobre, con il dottor Federico Spanna, responsabile del settore fitosanitario e agrometeorologico della Regione Piemonte, per parlare delle nuove sfide dell’agricoltura e degli strumenti e le strategie utili a superare i cambiamenti, non solo meteorologici.

Il commento di Trinchero e del sindaco Bosso

Daniele Trinchero ha dichiarato “Ho avuto responsabilità e onore di tenere il primo seminario dei Martedì Munfrin, su un tema di grande interesse ma ad alto contenuto tecnologico e di conseguenza anche complesso. Ciononostante abbiamo registrato una partecipazione importante e soprattutto attiva, che attesta l’efficacia del progetto”. Il sindaco di Brusasco, Giulio Bosso ha dichiarato “Diamo il benvenuto a questa iniziativa come tutte quelle condotte da Senza Fili Senza Confini, perché anche i nostri territori marginali possano raggiungere quello sviluppo e quelle conoscenze che sono di più semplice fruibilità per le realtà del concentrico di Torino”

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