l'inchiesta

Procura, «Gli uffici sono in ginocchio, 2000 fascicoli a Magistrato»

Intervista alla Procuratrice Capo di Ivrea Gabriella Viglione

Procura, «Gli uffici sono in ginocchio, 2000 fascicoli a Magistrato»
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«La situazione sta peggiorando per il mancato adeguamento del personale negli uffici in questi ultimi dieci anni».
Le parole della Procuratrice Capo di Ivrea, Gabriella Viglione, fanno eco a quelle scritte nero su bianco dal Procuratore Generale di Torino, Francesco Saluzzo, in una lettera diffusa la scorsa settimana, intervenendo sulla disastrosa situazione creatasi al Palazzo di giustizia eporediese.

«Gli uffici sono in ginocchio, 2000 fascicoli a Magistrato»

«La Procura di Ivrea – prosegue la procuratrice capo Viglione in un’intervista rilasciata venerdì scorso, 15 settembre, alla vigilia dell’incontro programmato a Palazzo Lascaris con l’assessore regionale Andrea Tronzano – per estensione è la seconda del Piemonte, è in realtà di Torino Nord. Un territorio esteso e molto produttivo in termini di procedimenti». Basti ricordare i recenti fatti di cronaca nera, dal pluriomicidio di Rivarolo all’assassinio di Giuseppina Arena a Chivasso; dalla strage ferroviaria avvenuta a Brandizzo e costata la vita a cinque operai, al disastro all’aeroporto di Caselle, dove sabato pomeriggio una delle Frecce Tricolore è precipitata al suolo, subito dopo il decollo, travolgendo un’auto con a bordo una famiglia ed è rimasta vittima una bambina di appena 5 anni.

«I magistrati seguono in media 2000 fascicoli, gli uffici sono in ginocchio, il rischio è di non fornire un’adeguata risposta – rimarca la dottoressa Viglione come già nel maggio scorso quando le sigle sindacali hanno manifestato davanti agli uffici giudiziari per chiedere un intervento del Governo – Il lavoro, qualora non si riesca a rispettare i termini di prescrizione, finisce nel nulla, penalizzando tutti».

Una situazione insostenibile, aggravata anche dalle difficoltà nel trovare personale qualificato. «La maggior parte dei candidati cerca lavoro su Torino – continua la dottoressa Viglione, riflettendo su un aspetto sociale – e, anche quando si aprono i concorsi, Ivrea è tra le ultime sedi richieste».
Sul territorio locale pesa la mancanza di adeguati collegamenti e di servizi pubblici, non rendendolo appetibile a chi qui dovrebbe trasferirsi. «Le risorse locali peraltro si sono orientate a seguire carriere più nel settore privato – è un altro dato evidenziato dalla procuratrice capo di Ivrea, sottolineando le criticità riscontrate dal suo insediamento nel febbraio 2022 - molto poco nel pubblico».

La situazione

Il quadro a Ivrea si è peraltro aggravato da quando sono stati ridisegnati i confini giudiziari 10 anni fa: al mancato adeguamento del personale, pari alla metà del necessario, si sono infatti sommati trasferimenti e pensionamenti. «Si è proposto alla Regione Piemonte di attivare una convenzione, come già in Veneto e in Trentino, per poter attingere dalle graduatorie – è la proposta avanzata e commentata, infine, dalla procuratrice capo di Ivrea – dopo l’iniziativa già avviata con il Comune di Ivrea per avere a disposizione dei volontari, tra il personale delle polizia giudiziaria in congedo».
La necessità resta quella di poter disporre di personale, a tempo pieno, commisurato al territorio sotto la giurisdizione del Palazzo di Giustizia eporediese.

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