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Pronto Soccorso, abbiamo un problema: meno passaggi che a Ciriè, ma più «caos»

La Direzione Generale al lavoro per trovare soluzioni, ma i numeri non mentono

Pronto Soccorso, abbiamo un problema: meno passaggi che a Ciriè, ma più «caos»
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In questi mesi (per non dire anni) parlando dei problemi del Pronto Soccorso di Chivasso (sovraffollamento e tempi d’attesa in primis) l’AslTo4 ha sempre risposto parlando di una situazione diffusa, quasi endemica e impossibile da risolvere. I numeri, però, dicono altro.

Pronto Soccorso, abbiamo un problema

Partendo da alcune segnalazioni fatte da chi al Pronto Soccorso ci lavora, abbiamo chiesto alla Direzione Generale i dati sui passaggi degli ultimi mesi, ottenendo (perché già validati) quelli relativi al periodo gennaio - aprile 2023.

Il Pronto Soccorso di Chivasso ha avuto 14 mila 727 accessi (87 rossi, 764 arancioni, 2.649 azzurri, 10.905 verdi e 322 bianchi), mentre quello di Cirié (sulla carta più piccolo) ben 15 mila 855 accessi (182 rossi, 1.970 arancioni, 3.631 azzurri, 9.362 verdi e 680 bianchi).
Una differenza di mille 128 passaggi, senza che a Ciriè si siano registrati i disagi che si sono verificati, nello stesso periodo, a Chivasso.

Una situazione che preoccupa non poco i piani alti dell’AslTo4, con il direttore generale Stefano Scarpetta che avrebbe chiesto aiuto anche ai primari per tentare di risolvere una delle più grandi «grane» dell’ospedale di Chivasso.

«Le misure aziendali riguardanti il Pronto Soccorso di Chivasso - ci fanno sapere da via Po sono le seguenti. Attivazione del Servizio di bed management in conformità con le disposizioni regionali. Questo Servizio prevede una figura di coordinamento in capo alla Direzione Medica Ospedaliera che identifica il fabbisogno di ricoveri dal Pronto Soccorso e assegna nel minor tempo possibile il posto letto libero più idoneo a ogni tipologia di paziente (la realizzazione del progetto è prevista entro il 2023).

Aderenza al protocollo regionale delle "patologie di confine": laddove si abbia una preponderanza di lunghi tempi di attesa per il ricovero, i pazienti con patologie di non strettissima pertinenza generalistica, sono assegnati a posti letto dei reparti con specializzazione affine (per esempio, persone con infezioni intestinali o malattie infiammatorie dell'apparato digerente sono affidate a ricovero in area chirurgica, anche se non direttamente necessitanti di intervento).
Incremento della distribuzione dei pazienti con indicazione a ricovero sui posti letto di tutti i Presidi dell'Azienda, nell'ottica di porre a disposizione il maggior numero di letti disponibili su tutto il territorio (per esempio, un paziente in attesa di ricovero in Medicina a Chivasso, se non disponibili letti in Medicina in sede, viene ricoverato in Medicina a Ciriè).

Continua politica di acquisizione di personale medico e infermieristico, con bandi di concorso e con le altre forme contrattuali previste dalla normativa vigente.
Tavolo di lavoro “integrazione ospedale-territorio” per limitare gli accessi al Pronto Soccorso. Sono in corso di attivazione strumenti di telemedicina, come le possibilità di effettuare ECG con telerefertazione presso le sedi territoriali (servizio già operativo a Settimo Torinese, San Mauro, Brandizzo).

Pronto Soccorso Pediatrico

E dato che i problemi non vengono mai da soli, nelle ultime settimane sono state numerose le segnalazioni di famiglie che hanno avuto «problemi» con il Pronto Soccorso Pediatrico: lunghi tempi d’attesa, specialisti non contattati perché «fuori orario», rimproveri a genitori che chiedevano solo rassicurazioni per i propri figli e minacce di chiedere l’intervento dei carabinieri.

A rispondere è Fabio Stefano Timeus, direttore della pediatria: «Come in tutti i Pronto Soccorso di primo livello del Piemonte, all’Ospedale di Chivasso la gestione del Pronto Soccorso pediatrico è condivisa tra Medici d’urgenza e Pediatri. La presa in carico dei pazienti pediatrici da parte del medico avviene con una tempistica dipendente dal codice colore di priorità clinica assegnato al momento del triage.
Gli accessi al Pronto Soccorso pediatrico di Chivasso nel periodo gennaio-maggio 2023 sono stati n. 3.084: 4 codici rossi; 44 codici arancioni; 233 codici azzurri; 2.761 codici verdi; 42 codici bianchi.
Il codice verde (urgenza relativa) contempla per definizione una attesa fino a due ore.
Si fa presente che il Pediatra di guardia, oltre a gestire i pazienti del Pronto Soccorso, deve gestire tutti i parti e le eventuali urgenze in reparto. Pare superfluo sottolineare che i tempi di attesa non sono legati al numero complessivo degli accessi, ma alla distribuzione degli stessi nel tempo. Ovviamente la contemporanea presenza di più codici verdi allunga i tempi di attesa, mentre i codici rossi, arancioni e azzurri se necessario vengono visti dai Medici d’urgenza, qualora il Pediatra sia per esempio impegnato in sala parto, rispettando così i tempi rapidi di intervento per i casi gravi.
Non sono pervenute segnalazioni all’ASL in merito al Pronto Soccorso pediatrico e se fossero pervenute le avremmo immediatamente prese in carico. Ovviamente non mi è possibile esprimere una valutazione generalizzata in merito agli aspetti legati alla comunicazione tra famiglie e medico di turno, se non riferire che i medici pediatri della mia équipe sono competenti e attenti alle dinamiche relazionali; eventuali casi di difficoltà di comunicazione devono essere circostanziati e valutati puntualmente».

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