CRESCENTINO

«Provo imbarazzo per questa critica politica»

Mancano circa nove mesi alla chiamata alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il clima si sta facendo sempre più rovente. Ed ecco che arriva Scalia

«Provo imbarazzo per questa critica politica»
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«Provo imbarazzo per questa critica politica»: Alessandro Scalia commenta la vita politica crescentinese.

Politica crescentinese

Lo scenario politico crescentinese per mesi e mesi è stato privo di un confronto. E’ stata molto scarsa l’azione del gruppo di minoranza guidata da Fabrizio Greppi per i primi anni del mandato amministrativo del sindaco Vittorio Ferrero . Poi, tutto ad un tratto, ecco che sullo scenario politico è ricomparso il consigliere d’opposizione Carmine Speranza. Nello stesso momento anche l’ex candidato a sindaco Salvatore Sellaro. Sono loro che, nell’arco di pochissimo tempo, hanno iniziato a sottolineare quali secondo loro fossero le mancanze e gli sprechi dell’Amministrazione Ferrero. Azione che sta diventando sempre più pressante anche in vista delle elezioni 2024.
Ma di fronte alla grande bagarre che in questi mesi si sta generando proprio dal gruppo di minoranza nonché dai suoi supporters, c’è chi ha deciso di dire la sua nonostante creda nel gruppo guidato da Fabrizio Greppi.

«Provo imbarazzo per questa critica politica»

Stiamo parlando di Alessandro Scalia, candidato a consigliere nel 2019 con Insieme per Crescentino. Scalia è certamente un giovane che Crescentino vorrebbe vedere in campo nella prossima primavera, ma lui è titubante anche a fronte di tutto quello che sta accadendo.

«Mi sento in dovere di esprimere un mio pensiero - spiega Scalia - anche se non essendo in prima linea non conto fondamentalmente nulla. Lo esprimo per rispetto di quelle 158 persone che mi hanno dato il loro voto di preferenza e per rispetto al quasi 50% dei crescentinesi che 4 anni fa votarono la lista di cui io feci parte. Purtroppo non ho raggiunto un numero di preferenze tale da poter far parte dei consiglieri di opposizione. Mi sarebbe piaciuto avere un ruolo operativo per poter imparare qualcosa di amministrazione, proporre idee o far notare - se necessario - qualche "pecca".
Nel bene e nel male so di essere accostato allo schieramento "rivale" dell'attuale sindaco.
Io, al contrario di quello che si possa pensare, sono un semplice crescentinese da 34 anni che avrebbe voluto, con umiltà, provare a dire la propria e provare a fare qualcosa di concreto per il bene comune. Sono nato e cresciuto in questa città al quale sono molto legato.
L'opposizione, prima per iniziali problemi di salute dei "veterani", poi per il sopravvento del Covid, è stata praticamente nulla. Questo è per me un grosso dispiacere. Ultimamente ne stiamo leggendo di ogni sui social e nonostante io non c'entri nulla, provo imbarazzo per questo genere di critica politica. Tanti puntano su di me per le prossime elezioni, non come candidato sindaco ovviamente, ma non sono sicuro vedendo gli ultimi eventi di rimettermi in gioco. Ho la mia famiglia con due bambini piccoli ed un'attività da mandare avanti. Gli impegni quindi non mancano. L'italiano medio comunque è sempre bravo a lamentarsi. Se fai qualcosa sicuramente qualcuno l'avrebbe fatto meglio e vieni criticato. Io sono una persona semplice, amo il mio lavoro e sono estremamente tollerante. Sono per il momento serio e per il momento di divertimento».
«Sono convinto - aggiunge - che per far progredire e migliorare una comunità si debba partire con il far star bene ogni singolo componente. Molto probabilmente la politica di oggi con me c'entra ben poco, quindi meglio defilarsi e continuare ad essere quello che sono nel mio piccolo, senza essere sotto le luci dei riflettori, continuando a fare del bene nel quotidiano anche con dei piccoli gesti che per qualcuno possono essere insignificanti ma per altri sono il motivo per cui venire da me a scambiare due parole… A volte serie e a volte per ridere e provare a sdrammatizzare».

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