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Raccolta rifiuti, ecco che arriva la vera «rivoluzione»

Gilardino annuncia le scelte che dovrebbero portare ad un abbattimento dei costi.

Raccolta rifiuti, ecco che arriva la vera «rivoluzione»
Attualità Vercellese, 05 Giugno 2022 ore 05:58

Da settembre cambiano i sistemi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti nei comuni del vercellese aderenti al Covevar, con l’esclusione di Vercelli e Borgosesia.

Raccolta rifiuti, ecco che arriva la vera «rivoluzione»

Da settembre cambiano i sistemi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti nei comuni del vercellese aderenti al Covevar, con l’esclusione di Vercelli e Borgosesia. Per questo, nei giorni scorsi hanno cominciato a funzionare i centri di distribuzione, i punti informativi e sono previsti una serie di incontri serali durante i quali verranno presentate ai cittadini le novità del servizio. Tra i prossimi, c’è quello previsto a Borgo d’Ale, il 7 giugno al salone polivalente, l’8 invece a Cigliano, in Piazza Martiri, e il 9 a Livorno, al palatenda di piazza Possis. I cittadini riceveranno comunicazione direttamente a casa, a mezzo lettera, e gli verrà spiegato dove recarsi per ricevere i nuovi mastelli per la raccolta dei rifiuti e tutto il materiale informativo.

Gli obiettivi

Ma in cosa consistono i nuovi servizi di raccolta differenziata? «L’obiettivo è quello di spingere ancora di più sulla raccolta porta a porta. Siamo arrivati al 68% di raccolta differenziata e il prossimo obiettivo è il 73% ma puntiamo ambiziosamente all’80% per ottenere ancora più contributi», spiega Davide Gilardino, presidente del Consorzio Obbligatorio Comuni del Vercellese e della Valsesia per la gestione dei rifiuti urbani. L’altro step è l’abbattimento dei costi, passando da 8,4 milioni di euro l’anno a 7,9 milioni dal 2022 in avanti.

Il tutto con un nuovo appalto della durata di otto anni e qualche novità. A cominciare dalla raccolta degli imballaggi in vetro separatamente da quelli metallici e dalla raccolta porta a porta degli imballaggi metallici.

«Per le case sparse, come le cascine, le frequenze di raccolta saranno ridotte e verranno consegnati contenitori di maggiore volumetria con obbligo di compostaggio domestico dei propri scarti organici. Meno passaggi e volumetrie diverse ci consetiranno di contenere i costi e di usare meno carburante per i mezzi impegnati nella raccolta», spiega Gilardino. E i problemi riscontrati da diversi comuni negli ultimi mesi dopo il cambio della ditta che gestisce il servizio? «Dopo la fase di avvio, è normale che ci siano degli inconvenienti. Ora andiamo verso un miglioramento».

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