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Rifiuti al mercato, scoppia la bufera sul nuovo sistema «banco per banco»

Da marzo è stato rimosso il cassonetto: la minoranza contesta costi e modalità

Rifiuti al mercato, scoppia la bufera sul nuovo  sistema «banco per banco»

Dal primo marzo di quest’anno, il Comune di Montanaro ha deciso di rimuovere il cassonetto destinato alla raccolta dei rifiuti nel mercato del sabato, sostituendolo con un nuovo sistema di raccolta «banco per banco», una decisione che sta suscitando accese reazioni da parte del gruppo di minoranza consiliare «Salviamo Montanaro».

Scoppia la bufera sul nuovo sistema «banco per banco»

E’ il consigliere di minoranza Giovanni Ponchia a puntare il dito contro i costi aggiuntivi del nuovo servizio. «Il servizio – riferisce il consigliere Ponchia – costerà almeno 5 mila euro, e non è gratuito come invece è stato affermato da qualche amministratore. Questi costi ci sono stati appena comunicati dal Consorzio di Area Vasta del Bacino 16. Non siamo d’accordo sul fatto che si debbano caricare i poveri cittadini di spese che potevano essere evitate».

La replica del sindaco

I dubbi sui costi aggiuntivi erano già stati sollevati dalla minoranza mediante un’interrogazione presentata qualche tempo fa, alla quale il sindaco Antonino Careri aveva risposto che: «Questo cambiamento produrrà inizialmente un incremento dei costi dovuti alla diversa organizzazione, parzialmente compensato da una riduzione di spese per lo smaltimento dell’indifferenziato. Tuttavia, la presenza del cassonetto comportava costi ancora più onerosi per i cittadini: 12 mila euro fissi solo per il posizionamento del cassonetto e 180 euro a tonnellata per lo smaltimento del materiale conferito».

C’è poi un altro aspetto sottolineato dalla minoranza: le modalità di conferimento del nuovo sistema di raccolta. «La separazione al mercato si limita all’organico raccolto nei bidoni- dichiara Ponchia-  mentre gli imballaggi misti (carta e plastica) vengono messi insieme nel camion compattatore. Il residuo non separato viene poi raccolto dalla spazzatrice e destinato all’indifferenziato. Dunque al mercato non viene suddivisa carta e plastica come invece ci viene correttamente richiesto di fare nelle nostre case». Il dibattito, dunque, resta aperto: da un lato l’amministrazione difende la sua nuova scelta come un passo avanti verso una gestione più sostenibile dei rifiuti, dall’altro, la minoranza denuncia i costi e le modalità di raccolta.