VEROLENGO

Rischio alluvioni, «La Dora ora è sicura»

L’assessore Stefania Casa, dopo aver contattato Aipo, illustra l’intervento per evitare criticità in futuro

Rischio alluvioni, «La Dora ora è sicura»
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Mettere in sicurezza la sponda destra della Dora Baltea. Questo è stato l’obiettivo condiviso dal Comune di Verolengo con l’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po.

Rischio alluvioni, «La Dora ora è sicura»

Mettere in sicurezza la sponda destra della Dora Baltea. Questo è stato l’obiettivo condiviso dal Comune di Verolengo con l’Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po.
Su impulso dell’assessore all’ambiente Stefania Casa, nell’ormai lontano ottobre 2019, l’Agenzia ha realizzato un progetto che ha visto la luce poche settimane fa. E che oggi tutti i cittadini possono ammirare raggiungendo la sponda del fiume percorrendo la strada sterrata che da La Cascinetta porta lì.

La scelta dell'intervento

«Ricordo bene che in quel mese di ottobre ci furono 24 ore di piogge ininterrotto – spiega l’assessore Stefania Casa – Pioggia che ha eroso ancora di più la sponda del fiume dal lato di Borgo Revel, frazione di Verolengo. Erosione che ho visto con i miei occhi quando sono andata a controllare. Così ho contattato l’Aipo. Ho segnalato il problema ed ecco che è stato avviato l’iter».

«L’Aipo ha dunque realizzato l’intervento dove sono stati posti cinque pennelli lunghi 40 metri, venti sotto terra e 20 metri che sporgono e che si vedono – spiega ancora Casa – La ditta che ha eseguito l’intervento ha scavato il terreno e sistemati quei massi che poi sono stati coperti. Ora quei terreni sono coltivabili. I massi sono provenienti per la maggior parte da Luserna San Giovanni mentre gli altri sono stati recuperati dal fiume, il 30 per cento sono quelli che il fiume ha spostato nel centro del fiume. Si sono potuto vedere e utilizzare perché la poca acqua li ha resi visibili.
Si tratta di una riqualificazione dell’argine molto importante. Fondamentale da effettuare perché il fiume nel corso degli anni ha eroso l’argine, anzi con il passare del tempo il fiume si era “allargato”. Tant’è che nella sistemazione dell’argine è stato necessario indietreggiare.
Nel corso dell’intervento, Aipo ha anche ripristinato la strada e realizzato dei grappoli di massi in alveo, cioè delle anse per garantire la possibile di riproduzione dei pesci, di nidificare in sicurezza.
Infine, sono stati piantati ottocento salici rossi e riparioli, necessari affinché mantengano saldo il terreno.
Tutto questo si è reso necessario per rendere sicuro il nostro territorio dalle possibile piene del fiume nel futuro».

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