la visita

Ritrovata la Crescentino Medioevale

Mentre il cantiere operava per il rifacimento di via Tino Dappiano, ecco riaffiorare i resti. Subito sul posto l’archeologa

Ritrovata la Crescentino Medioevale
Pubblicato:

Il sottosuolo di Crescentino ha svelato un segreto custodito per secoli. In via Tino Dappiano, mentre il cantiere proseguiva e gli operai lavoravano senza sosta, è affiorata una strada e con essa le mura di una Crescentino dimenticata, riportandoci a un passato medievale che si credeva perduto nel capoluogo.

Ritrovata la Crescentino Medioevale

La scoperta ha immediatamente chiamato in causa l'archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti E Paesaggio di Vercelli, le cui mani esperte hanno iniziato a svelare i misteri celati. Ritrovamenti importanti anche a fronte della campagne archeologiche di San Genaurio, quando il cuore di questa terra rivelò per la prima volta la sua storia più profonda. Studi che, sotto l'egida di figure come la professoressa Eleonora Destefanis e convegni internazionali, hanno dipinto la storia del passato attirando centinaia di turisti.

La gioia del sindaco

Il sindaco Vittorio Ferrero non ha nascosto la sua emozione di fronte a questi ritrovamenti, intuendo il valore di un tesoro che la terra ha restituito. Ha voluto che ogni singolo cittadino potesse toccare con mano questo passato. «Si tratta del profilo della vecchia chiesa di Crescentino, probabilmente risalgono alla fine del Medioevo, una chiesa che negli anni ha subito diversi rimaneggiamenti. Basti pensare che dove oggi sorge l’archivio storico un tempo c’era il Convento dei Padri Filippi che proseguiva dove tuttora c’è l’ufficio postale», ha spiegato Ferrero, con la voce ricca di orgoglio. E così, per condividere questa meraviglia, è stata organizzata una visita guidata in occasione della Notte Bianca di oggi, sabato 19 luglio: «Sotto la guida degli esperti, infatti, abbiamo deciso di dare modo alla città e a tutti gli interessati di poter apprezzare questi ritrovamenti. L’appuntamento è per le 18.30 proprio in via Dappiano. Qui ci verranno mostrati i ritrovamenti e spiegato la storia della città».
Un omaggio al passato, che non si esaurirà qui: «Una volta conclusi i lavori di riqualificazione, uno o due pannelli informativi veglieranno su via Dappiano, a perenne memoria di ciò che fu - spiega il sindaco Ferrero che sottolinea come i lavori che si stanno svolgendo sono stati approvati sin dal principio dalla Soprintendenza e che si stavano svolgendo e si svolgeranno sempre sotto la sorveglianza di un archeologo - Siamo molto contenti come Amministrazione di questi nuovi ritrovamenti».
Questi ritrovamenti però non resteranno visibili ma verranno coperti secondo quanto previsto affinché la strada possa tornare ad esser utilizzata.

Intanto la minoranza...

Ma il risveglio della storia porta con sé anche il richiamo alla responsabilità. Salvatore Sellaro, capogruppo di opposizione, a nome anche dei colleghi ha sottolineato l'importanza di rendere accessibile questo patrimonio a tutti. «Il comune pagherà 3mila euro l’archeologo per questo suo intervento», ha ricordato Sellaro, sollevando un interrogativo che merita risposta: «Sarebbe però importante sapere dal sindaco o da chi per esso se i lavori hanno subito o subiranno dei ritardi a causa di questi ritrovamenti, che vanno comunque comunicati alla città e non nascosti. Lavori che stanno già creando disagi a residenti e attività commerciali. Dunque è necessario sapere se il termine lavori non verrà rispettato».