San Bonaventura, il Comune boccia il Comitato

Il sindaco di Saluggia, infatti, non accetta la nascita di gruppi spontanei per organizzare gli eventi. 

San Bonaventura, il Comune boccia il Comitato
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San Bonaventura, il Comune boccia il Comitato. Il sindaco di Saluggia, infatti, non accetta la nascita di gruppi spontanei per organizzare gli eventi.

San Bonaventura, la fiera

Ogni saluggese nel suo cuore porta la Fiera di San Bonaventura, quell’evento che si svolgeva il 15 luglio di ogni anno e che portava gioia e allegria. Bancherelle ma anche giostre e appuntamenti. Una sorta di Festa Patronale in anticipo. Questo, però, fino a diversi anni fa. Ricordi che riaffiorano nelle menti dei nonni e di quei giovani che oggi sono già mamme o papà. Nei ricordi dei loro figli questo non c’è più ormai. Gli studenti che frequentano le scuole superiori, infatti, questa festa in grande non l’hanno mai vissuta. Loro si ricordano una fiera, molto ridimensionata. Negli ultimi anni anche questa poi è venuta meno.

Il cambiamento

E, nel primo mandato l’Amministrazione del sindaco Firmino Barberis aveva deciso di cambiare anche data, cioè di organizzarla nel pomeriggio del giorno mercatale, il giovedì, più vicino al giorno della Fiera. Un cambio che era stato proposto per cercare di avere qualche bancarella in più, cioè quelle del mattino che restavano anche al pomeriggio. Ma questo non ha portato all’esito desiderato. Anzi.

L'iniziativa del Comitato Gemellaggio

Così durante la passata Sagra del Fagiolo, il Comitato Gemellaggio aveva deciso di proporre un ritorno al passato, cioè di riportare l’evento al 15 luglio. Proposta che è stata accettata anche dal Consiglio comunale.

Le novità del 2018

E adesso la domanda sorge spontanea in paese: cosa ci si deve aspettare da questa Fiera che è tornata al 15 luglio? La risposta sembra semplice: nulla di più rispetto al passato. Il perché lo spiega il sindaco.

«Il Comune ha deciso di non organizzare la Fiera di San Bonaventura e nemmeno di accantonare dei fondi per questa - spiega Barberis - Non abbiamo, infatti, né l’attenzione né il necessario per predisporre questo evento. Inoltre, queste fiere oramai non hanno più l’appeal di una volta, non ci sono più le code di persone che desiderano visitare queste fiere. Non siamo di fronte alla Sagra del Fagiolo dove arrivano 140 camperisti ogni anno, dove si fa una forte pubblicità all’evento che promuove il territorio e i suoi prodotti tipici. E anche il comitato spontaneo nato per organizzare questo evento è da bocciare. La nostra Amministrazione, infatti, non vuole che di punto in bianco sorgano gruppi spontanei per organizzare eventi andando magari anche in contrasto con le associazioni del territorio che operano in quell’ambito. E poi, se in questi eventi organizzati da gruppi spontanei dovesse accadere qualcosa di chi è la responsabilità?».

Insomma, il sindaco non ci crede a questa Fiera che vuole esser organizzata da un gruppo di persone per questa manifestazione.

«Una Fiera non si organizza in qualche giorno - conclude Barberis - Ci vogliono mesi per contattare gli standisti, per far si che non ci siano solo cinesi o simili. E poi ci vuole pubblicità per far conoscere l’evento. E questo in questa organizzazione, con la quale abbiamo avuto diversi incontri, non c’è».

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