CRESCENTINO

Sarà un Natale senza luminarie

Il primo cittadino Vittorio Ferrero illustra il piano studiato per fronteggiare il continuo aumento dei costi dell’energia.

Sarà un Natale senza luminarie
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Crisi energetica. Da mesi ormai le famiglie si stanno preparando a quello che gli esperti definiscono già un inverno nero a causa dei continui aumenti che stanno subendo sia l’energia che il metano. Aumenti che non toccano però solo i singoli privati ma anche gli Enti pubblici. E se le grandi città stanno pensando a come risparmiare, c’è chi è pronto a ripristinare lo smart working il venerdì, i sindaci dei centri minori cercano anche altre soluzioni. E le soluzioni si trovano partendo da un’analisi dei costi degli anni passati.

Crisi energetica, ecco le scelte di Ferero

Ed è così che ha fatto il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero che spiega: «Negli ultimi cinque anni, cioè dal 2017 al 2021, la spesa media annua per le utenze elettriche del Comune di Crescentino è stata di circa 300mila. Un dato molto inferiore rispetto alle previsioni del 2022: uno studio, infatti, ci fa ipotizzare un costo totale di oltre 500 mila euro, dunque 200 mila euro in più rispetto al passato. Si tratta di un’analisi che abbiamo svolto, proprio per fronteggiare la crisi energetica, con gli uffici. In questo studio è stato evidenziato che negli immobili che siamo stati in grado di efficientare adeguatamente la spesa energetica si è innalzata, ma il livello raggiunto è simile a quanto si spendeva prima dell’intervento di miglioramento. Un esempio: nel 2020 sono stati investiti 140mila euro alla scuola media per l’installazione dell’illuminazione a led e la posa di un impianto fotovoltaico da 20 kW. E’ il risparmio nel 2021 si è visto perché abbiamo ridotto le bollette di circa 6/7mila euro. Ma oggi, ad un solo anno di distanza da questo risultato, invece, il costo è tornato a quello precedente. Questo significa che gli interventi di efficientamento energetico consentono di contenere effettivamente gli aumenti, senza questi interventi la spesa sarebbe stata nettamente più alta. E la stessa scelta è stata fatta anche alla scuola primaria dove, con un ulteriore investimento di 140mila euro, abbiamo trasformato tutto a led ed installato un impianto fotovoltaico da 8 kW».

Forti aumenti

A metter in crisi il Comune è però la spesa per la pubblica illuminazione: «Dalla storica cifra di circa 200mila euro/anno arriveremo a 370-380mila euro. - spiega il sindaco – E proprio per fronteggiare questi aumenti che in questi mesi abbiamo dovuto approvare diverse variazioni di bilancio. Attraverso queste delibere abbiamo aggiunto risorse per un totale di circa 150mila euro, grazie sia ai fondi statali ed all’utilizzo di 40mila derivanti da un residuo dei fondi Covid. Ora queste non bastano e dovremo aggiungerne altre utilizzando fondi comunali. Infatti, nella prossima variazione che sottoporremo al Consiglio comunale applicheremo una prima quota di avanzo pari a circa 50mila euro. Speriamo che il Governo entro breve adotti un ulteriore provvedimento di sostegno ai Comuni e non solo».

Addio luminarie natalizia

Il caro bollette è un problema vero per Crescentino tant’è che Ferrero si è impegnato a non optare tagli ai servizi ma ora si trova di fronte a scelte obbligate come lui stesso illustra: «Abbiamo deciso di non installare le tradizionali luminarie per le vie cittadine in occasione del Natale. Ci sarà solo l’Albero in Piazza Caretto. In tempi difficili occorre fare scelte difficili ma confido nella popolazione che capisca e apprezzi questa scelta».
Ma la crisi spegne “solo” le luminarie perché l’Amministrazione è al lavoro per organizzare eventi nel periodo natalizio.

L’Amministrazione ha dovuto però fare altri tagli: l’illuminazione scenica della Torre Civica e di alcuni altri edifici si spegne alle 23.

«Al momento non è previsto lo spegnimento dell’illuminazione pubblica delle strade mentre abbiamo avviato delle valutazioni tecniche per decidere se spegnere per qualche ora di notte i 200 pali che illuminano i viali pedonali. - conclude - Ma non abbiamo intenzione di ridurre l’utilizzo degli spazi pubblici come teatro, palestre, biblioteca o spazi d’incontro perché questi sono fondamentali per la tenuta del tessuto sociale.
Nei prossimi giorni partirà anche un importante cantiere da 400mila euro, di cui 280mila provenienti da fondi regionali, per trasformare 500 punti luci a led. Sarà il più grande intervento alla pubblica illuminazione mai fatto e questo ci consentirà, già dai primi mesi del 2023, di contenere quella che oggi rappresenta la parte più ingente di spesa energetica. Si dovrà necessariamente nei prossimi anni procedere con l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli immobili comunali e puntiamo ad avere un totale di almeno 100 kW di produzione.
Sul fronte riscaldamento, infine, il Comune di Crescentino gode di un vantaggio poiché due immobili molto energivori, scuola media e primaria, sono collegati al teleriscaldamento della Centrale a biomasse CH4. Una scelta intelligente ed oculata che le passate Amministrazioni comunali hanno condotto e che oggi ci permette di gestire con maggiori serenità gli aumenti dei costi che troviamo solo negli altri immobili e quindi sono più affrontabili».

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