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Scuola dell'infanzia Marengo, il Comitato scrive al Prefetto IL VIDEO

In Consiglio la mozione dell’opposizione non è stata discussa perché la maggioranza ha votato la pregiudiziale presentata da Crittino

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Con l’approvazione della questione pregiudiziale, quella cioè che un dato argomento non debba discutersi, presentata dall’assessore Stefania Crittino, sulla mozione presentata dai consiglieri di minoranza atta ad interrompere l’iter riguardante la scuola dell’infanzia Ortensia Marengo, si è concluso il Consiglio comunale di mercoledì scorso.

Scuola dell'infanzia Marengo, il Consiglio

Cos’è successo in Consiglio? Una bagarre. Come però era immaginale e come la stessa capogruppo Bruna Filippi ha detto ad inizio del suo discorso. Ma andiamo con ordine.
Crittino, in veste di consigliere, ha da subito presentato la pregiudiziale spiegando che il aveva verificato che il tema non era di competenza del Consiglio e sottolineando che più volte i consiglieri si erano espressi sul tema, non ultimo durante il Dup dove è stato inserito l’intervento di abbattimento e ricostruzione della scuola. Inoltre, Crittino ha sottolineato che la Giunta sta rispettando la scelta dell’assemblea dunque che non è necessario alcun controllo.
Flavio Ranalli, Filippi e Livio Autino, i tre firmatari della mozione, hanno avuto cinque minuti per rispondere sulla questione prima che il voto ponesse fine alla seduta. Ranalli ha voluto ricordare che la mozione aveva come obiettivo chiedere al Consiglio di esprimersi sul futuro della scuola e di far assumere ad ogni singolo consigliere la propria responsabilità nello spendere i soldi per un «capriccio del sindaco». Filippi ha rimarcato che l’intenzione era quella di richiedere una verifica reale delle condizioni della scuola e di discutere le proposte dello studio Masera perché in sede di Consiglio era stata illustrato ma non discussa tra i consiglieri: «Siete sicuri di quello che andate a votare? Poi vedremo alla Corte dei Conti. Noi volevamo una discussione visto che rappresentiamo una parte di ciglianesi. Cigliano non è vostra, tra dodici mesi chiudete il vostro lavoro». Infine Autino: «Un minimo di rispetto lo meritano le 1043 persone che hanno firmato la petizione, tra cui anche vostri ex elettori. Volevamo un dialogo sereno. Ricordo che ho fatto due richieste per visionare la scuola con il progettista ma mi sono state negate. La Rai invece l’accesso lo ha avuto, loro avranno regole diverse». A concludere è stato l’assessore Ilario Venturino: «Una scuola di nemmeno vent’anni non è recuperabile. Sta sprofondando. Perché continuate a farci perdere tempo?».

La nota del sindaco

«Nel consiglio, dopo 4 lunghi anni, in cui la minoranza ha tentato in ogni modo di trasformare queste sedute in incontri da bar dello sport, si è finalmente dimostrato che per noi non è uno scherzo o una pagliacciata, ma che vi siano regole e comportamenti ben chiari da seguire. Il consiglio comunale non si esprime attraverso chiacchiere ma con atti ben precisi elencati per legge, ma soprattutto all'interno di esso le decisioni sono prese a maggioranza, esprimendo la propria idea con una alzata di mano. Ancora una volta possiamo dire a gran voce che non abbiamo paura di prenderci la responsabilità dei nostri voti. Quando Cigliano avrà una scuola nuova e sicura la minoranza avrà il coraggio di ricordare ai cittadini di aver sempre votato contro alla sua realizzazione? Noi crediamo di no!».

La nota dell’opposizione di Filippi

«Ancora una volta abbiamo avuto la palese dimostrazione che su argomenti seri e degni d'attenzione di tutta la Cittadinanza ciglianese, il sindaco del nulla, nulla ha voluto discutere.
La prova dì tale atteggiamento è condensata nella scelta compiuta dal malgoverno comunale di porre la questione pregiudiziale ed impedire una seria discussione sul futuro della Scuola Ortensia Marengo. Colui che in campagna elettorale, ergendosi a padrino del confronto democratico, diceva di voler ascoltare e collaborare con qualsiasi cittadino, si è miseramente e grettamente nascosto dietro un cavillo burocratico.
Inascoltato anche l'appello di più di 1000 firmatari della nostra petizione da cui era scaturita la nostra mozione in discussione oggi.
Avendo constatato, anche oggi, la nullità dell'operato un sindaco che dimostra la sua totale impreparazione ed incapacità ad affrontare i problemi che attanagliano Cigliano, noi andremo avanti convinti che tra un anno gli elettori ciglianesi sapranno dire basta allo sperpero irresponsabile di denaro pubblico al quale abbiamo assistito negli ultimi anni».

Salviamo l’Ortensia Marengo

Sabato mattina, invece, il comitato (legalmente costituito) ha ribadito la volontà che l’Amministrazione fermi l’iter e proceda con un collaudo affinchè, in base allo studio della struttura, si possa poi decidere se procedere con il risanamento o l’abbattimento.
«I due ex sindaci hanno presentato un’istanza di riesame e di autotutela, un atto finalizzato alla revisione delle decisioni adottate - ha spiegato Luigi Bobba - A più di tre mesi da una mancata risposta, invieremo questa istanza al Prefetto (come già fatto anche per la raccolta firme)». Presenti, appunto, gli ex sindaco Anna Rigazio che ha spiegato la volontà di un dialogo con l’Amministrazione mentre Giovanni Corgnati ha ripercorso la storia di quella scuola, iter avviato dall’ex primo cittadino Ketty Perinotti. Livio Autino, che da consigliere ha chiesto più volte di visionare la scuola con il tecnico, ha ribadito la necessità di un collaudo.

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