Dopo le considerazioni sul mancato rinnovo della convenzione per il trasporto scolastico tra Lamporo e Crescentino, l’ex consigliere comunale Luigi Ferrazzola, torna a intervenire sulla questione ma questa volta parla dei costi.
Scuolabus, «Perché aumentare le tariffe?»
«La convenzione è poi stata rinnovata tra Lamporo e Crescentino- dichiara Ferrazzola- però le tariffe del trasporto non sono rimaste invariate: sono state aumentate anche se non sappiamo ancora di quanto. In un momento già di crisi generale, era davvero necessario gravare ulteriormente sulle famiglie? Non si poteva valutare una convenzione alternativa con un altro paese per contenere i costi? Non è solo questione legata all’Isee, bisogna pensare a tutte le famiglie». La questione del trasporto scolastico è stata evidenziata anche da un’interpellanza del consigliere comunale di «Lamporo Viva», Salvatore Bonventre. Il sindaco Claudio Preti ha così risposto: «I costi per il mantenimento del servizio sono aumentati negli anni per quanto riguarda il carburante, le assicurazioni, il personale e le manutenzioni. Pertanto, essendo un servizio a domanda individuale, la quota parte a carico dei richiedenti sarà leggermente ritoccata, e stabilita con delibera di giunta. La nostra amministrazione aveva già valutato diverse alternative alla convenzione, tra le quali l’utilizzo di un proprio scuolabus comunale, oppure l’effettuazione di contratti CNN o con altri gestori di trasporto ma tutte queste opzioni comportano dei costi decisamente superiori e pertanto non convenienti. Tra gli enti convenzionati al trasporto ci sono stati confronti sul come affrontare l’aumento dei costi di gestione del servizio. E’ stata condivisa una nuova bozza di convenzione che sarà sottoposta all’approvazione dei rispettivi consigli comunali. Il trasporto scolastico, gestito dal Comune di Crescentino, ripartirà in modo regolare secondo le condizioni previste dalla nuova convenzione». Infine, in merito ai rimborsi che il Comune di Lamporo dovrà provvedere a versare a Crescentino per gli anni non saldati, il sindaco Preti rassicura: «Stiamo concertando una modalità di pagamento dilazionato. Una quota del costo del servizio era già stata accantonata negli anni, in specifici capitoli di bilancio. Altre risorse andranno a soddisfare la differenza e saranno erogate in modalità dilazionata».