CHIVASSO

Scuole sicure, attivate le nuove telecamere

Due impianti accanto al liceo Newton e all’Ubertini.

Scuole sicure, attivate le nuove telecamere
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Sono entrate in funzione le videocamere di sorveglianza previste dal progetto «Scuole Sicure» del Comune di Chivasso. Il finanziamento ottenuto dall’amministrazione riguarda le risorse del Fondo per la sicurezza urbana del Ministero dell’Interno, pari a poco più di 17 mila euro, gran parte dei quali destinati all’integrazione del sistema di videosorveglianza e, nella misura di quasi mille euro, per la realizzazione di una campagna informativa finalizzata alla prevenzione ed al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Scuole sicure, attivate le nuove telecamere

«Per l’individuazione dei plessi scolastici oggetto di monitoraggio - ha spiegato il sindaco Claudio Castello - il Comando di Polizia Locale ha espletato le opportune interlocuzioni con la Compagnia dei Carabinieri al fine di individuare la collocazione territoriale dei comportamenti illeciti di spaccio di stupefacenti, oggetto di attenzione da parte dell’iniziativa Ministeriale; l’analisi ha portato all’identificazione, in particolare, di due zone a rischio nelle vicinanze del Liceo Classico Scientifico Musicale “Isaac Newton”, in via Paleologi, e dell’istituto alberghiero “Carlo Ubertini”, in via Felice Ajma».

Al liceo

Per quanto riguarda il liceo si sono individuate due aree da monitorare. La prima è il parcheggio di fronte all’Istituto, limitrofo al nodo ferroviario di Chivasso e caratterizzato da un accesso secondario al parco del Mauriziano, costeggiato dalla ferrovia. Nell’area era già presente una telecamera di osservazione di proprietà comunale per il monitoraggio di fenomeni di danneggiamento della struttura del sovrappasso pedonale ferroviario. Sulla palificazione esistente è stata installata una seconda telecamera di osservazione (speed dome) implementata (unitamente a quella esistente) alla rete wifi. La seconda postazione individuata per l’Istituto «Newton» risulta un’area, di recente realizzazione, ubicata sul tragitto di percorrenza degli studenti compreso tra la stazione autobus e ferroviaria ed il plesso scolastico in questione. Anche in questo caso si tratta di un’area defilata e poco frequentata dal pubblico e pertanto favorita per il compimento di attività illecite.
Prospiciente all’area da monitorare vi è la presenza del Movicentro sul quale è stato installato l’impianto in questione. Anche in questo caso è possibile sfruttare la visibilità ottica dell’antenna wifi ricevente.

Speed Dome all'Ubertini

La tecnologia utilizzata anche per l’Ubertini è la cosiddetta Speed Dome. Queste telecamere sono montate su una base rotante che permette rotazioni a 360 gradi in pochissimi secondi e viene protetta da una cupola trasparente e da questi due elementi per l’appunto deriva il nome che le contraddistingue.
«La ditta Selcom spa, che ha realizzato questo primo impianto – ha anticipato Castello - a fine aprile ultimerà anche i lavori del complessivo impianto di videosorveglianza territoriale composto da 66 telecamere con collegamenti wireless. Quello di Chivasso è un sistema che vanta un’architettura all’avanguardia di gestione e archiviazione in cloud, adempiendo al contempo ad un obbligo di legge».

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