IL CASO

Seta, caos sui bidoni

Cambiano le modalità di raccolta in quasi tutti i condomìni chivassesi

Seta, caos sui bidoni
Pubblicato:

Una nuova polemica si diffonde veloce tra i tanti condomìni che hanno la sfortuna di avere i bidoni dell’immondizia posti in piazzali interni separati dalla strada comunale da una rampa, sia essa in salita o in discesa.

Seta, caos sui bidoni

Si stima che in questa situazione si trovino circa il 30% dei complessi condominiali della città i cui abitanti sono via via messi al corrente dagli amministratori del fatto che dovranno pagare un servizio esterno che metta fuori dai piazzali i bidoni affinché Seta passi a prenderli in piano.
La ragione? Alcuni incidenti sul lavoro che avrebbero visto protagonisti gli impiegati di Seta durante lo spostamento dei bidoni su o giù dalle rampe incriminate. Tra i condomini di Viale Vittorio Veneto, uno tra i primi complessi a cui è stata resa nota la decisione di Seta, e che pertanto ha già dato avvio all’impiego di un’azienda esterna, regna lo stupore e in tanti non sanno se sorridere amaramente o se scuotere la testa.
«Ma come, si è fatto tanto affinché i bidoni non rimanessero all’esterno e ora non vanno bene neanche all’interno?», si chiedono. «Al di là della spesa in più che dovremo affrontare i bidoni vengono messi fuori dalla ditta subentrata non in piena corrispondenza con gli orari di passaggio di Seta e pertanto rimangono incustoditi all'esterno per ore, di giorno, ma anche per l’intera notte. Improvvisamente il decoro pubblico, la contiguità con il parco giochi e il vandalismo non esistono più finché non ci ritroveremo con il contenuto dei bidoni rovesciato e sparso dappertutto».
«Allora - si chiedono altri condomini - perché non tornare alle isole ecologiche? Se non altro i bidoni sarebbero tutti nella stessa zona circoscritta e in piano».
Sul discorso della pericolosità cui sarebbero sottoposti gli operatori di Seta alcuni cittadini hanno riflettuto sulle modalità operate per il trasporto all’esterno dei bidoni: «Più volte abbiamo visto gli addetti portare su e giù dalle rampe due bidoni per volta: ovviamente così facendo ci si espone al rischio di inciamparsi ma basterebbe mobilitarne uno alla volta per vedere la possibilità di incidenti ridursi notevolmente».
Si è anche ragionato sulla possibilità che fossero gli stessi condomini ad occuparsi del trasporto all’esterno dei bidoni ma il compito è stato giudicato, giustamente, gravoso ed impegnativo anche in termini di disponibilità individuale senza considerare che «Se è pericoloso per degli operatori esperti del settore ci si immagini il rischio per dei comuni cittadini», ai quali non resta, ancora una volta, che pagare.

Il presidente di Seta

Il presidente di Seta, Massimo Bergamini, getta acqua sul fuoco: «Sono in corso delle verifiche in materia di sicurezza per quanto riguarda alcune prese interne. Si tratta di un aggiornamento in termini di valutazione, un processo normale che si deve fare in qualunque attività di lavoro.
Il Comune di Chivasso ci ha chiesto un incontro, in cui cercheremo insieme le soluzioni idonee. E lo stesso vale per gli amministratori di condominio, con cui ci sono rapporti interlocutori».

Seguici sui nostri canali