Settemila chilometri sui pedali: la grande avventura negli States
Antonio Fabrizio Crisafi, di Mazzè, si è classificato primo nella «Trans Am Bike Nonstop»

Antonio Fabrizio Crisafi, di Mazzè, si è classificato primo nella «Trans Am Bike Nonstop», una maratona in bicicletta che si è svolta negli Stati Uniti con atleti provenienti da tutto il mondo.
Settemila chilometri sui pedali
Partito domenica 1 giugno da Astoria (Oregon), Fabrizio è stato il primo a tagliare il traguardo martedì 24 giugno a Yorktown (Virginia) dopo aver percorso sette mila chilometri (circa 300 chilometri al giorno). Un ottimo risultato che rende onore a lui e alla sua società, l’Asd Myg Cycling Team di Vercelli, che non esita a riferire le emozioni della vittoria del loro atleta.
«Erano le 2.13 di notte (ora italiana) del martedì 24 giugno quando si accende lo schermo del telefono - spiega la società vercellese - un timido suono ci ha avvisato che Tony è giunto per primo al termine della sua incredibile, lunga e fantastica avventura. Bravo Tony, hai attraversato gli Usa con la tua bici, sei un mito».
La Trans Am Bike Nonstop è una competizione ciclistica che si distingue perché è una gara no-stop: il cronometro di ogni ciclista continua a scorrere anche durante le pause per il riposo o per i pasti, il tempo considerato al traguardo è quello totale. I ciclisti pedalano in solitaria e non hanno assistenza esterna: devono provvedere autonomamente al cibo, all’alloggio e alle riparazioni. Per questo motivo, la gara è considerata una delle più impegnative al mondo il cui obiettivo è raggiungere il traguardo il più presto possibile.
Crisafi, primo classificato
Grande è stata la soddisfazione da parte del vincitore dell’edizione 2025. «Non l’ho vissuto come una gara - riferisce Fabrizio - certo, ci ho messo tutto l’impegno possibile, però lo scopo non era arrivare al podio ma provare un’esperienza sportiva da soli che fa scoprire il mondo e anche sé stessi. Il traguardo è molto più di una linea d’arrivo, è una sfida contro sè stessi. Pedalare è sempre stata una mia grande passione ed ho già partecipato a numerosi eventi sportivi. Riesco a conciliare questa passione con il mio lavoro. Sono titolare di una azienda agricola a Mazzè».
La particolarità di questa competizione americana è la sfida contro condizioni climatiche d’ogni genere, animali selvatici, soprattutto cani, e tre fusi orari che cambiano a seconda dei luoghi attraversati. La gara si svolge negli Stati Uniti dalla costa pacifica a quella atlantica: sono nove gli Stati interessati: Oregon, Idaho, Montana, Wyoming, Colorado, Kansas, Missouri, Kentucky, Virginia.
Antonio Fabrizio Crisafi ha scritto una sorta di «diario di bordo» nel suo profilo facebook. Ha postato fotografie, video e racconti delle sue giornate. Ha evidenziato le avversità incontrate durante il percorso, soprattutto gli sbalzi di temperatura anche di trenta gradi nello stesso giorno. E’ passato dal gelo montano del Montana e Colorado all’afa del Kansas fino ai venti delle pianure centrali. L’ultracycling è infatti una disciplina estrema che mette alla prova non solo la resistenza fisica ma soprattutto la forza mentale e la resilienza.
«Tante sono state le avventure che ho vissuto durante questa gara negli Stati Uniti - racconta Fabrizio - e una di queste è successa a Illinois. Una tempesta paurosa mi ha costretto a chiedere aiuto ad una casa vicina. I proprietari, gentilissimi, mi hanno offerto immediatamente riparo e non solo. Mi hanno concesso di fare la doccia, mi hanno preparato una buonissima cena e mi hanno dato una stanza per passare la notte. Gli americani sono spettacolari, sempre pronti al momento del bisogno».