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Sì all'antenna, «La Giunta non ha aspettato Arpa»

Il consigliere d’opposizione Anzola attacca la maggioranza sulla vicenda del 5G

Sì all'antenna, «La Giunta non ha aspettato Arpa»
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Il consigliere di opposizione Stefano Anzola non ci sta sul fatto che il Comune abbia detto di  «avere approvato il progetto dell’antenna 5G dopo avere ricevuto il parere dell’Arpa».

«La Giunta non ha aspettato Arpa»

A spiegarne il motivo è Anzola. «Il parere dell’Arpa è arrivato in Comune il 16 luglio - spiega Anzola - mentre la delibera di giunta comunale che autorizzava l’antenna sul terreno comunale accanto al cimitero di Tonengo risale all’11 luglio. Dunque, non è vero che il Comune abbia aspettato il parere dell’Arpa per potersi decidere a favore di questo progetto, l’aveva già deciso cinque giorni prima». Ma, che cosa dice l’Arpa sulla richiesta a lei fatta dal Comune di Mazzè riguardo i rischi dell’antenna sulla salute? «La relazione dell’Arpa - risponde Anzola - dice che il parere rilasciato è favorevole solo se la valutazione teorica preventiva attesta la compatibilità delle emissioni ai limiti stabiliti per legge. Per una valutazione aggiornata in merito agli effetti cancerogeni sulla salute rimanda a diversi link».

La richiesta precedente

C’è poi un’informazione singolare. «Nella relazione dell’Arpa- prosegue Anzola - si legge che la Vodafone aveva fatto richiesta all’Arpa di mettere un’antenna 5G a Mazzè, vicino ai campi sportivi (in strada vicinale delle Putte) alla quale l’Arpa aveva poi dato parere favorevole. Cosa singolare è che tutto questo è avvenuto nel 2021. Ma, il Comune sapeva qualcosa o non ne era a conoscenza? In seguito, però, l’impianto non è mai stato attivato dalla Vodafone».

Come avrebbe agito?

A questo punto, chiediamo al consigliere Anzola, in tutta questa questione, se si fosse ritrovato a prendere una decisione, lei come avrebbe agito? «Io al posto degli attuali amministratori avrei fatto diversamente- risponde Anzola - Mi sarei opposto in ogni maniera all’antenna 5G. Avrei espresso parere contrario in consiglio comunale in modo da non lasciare spazio a quelli che io definisco «procacciatori di affari». Anche se il sindaco Marco Formia ha detto che la sua decisione è dettata dal fatto che le leggi nazionali tutelano questi progetti, io avrei fatto di tutto per esprimere la contrarietà. Seppure il Comune non abbia potere decisionale in tema di antenne di telefonia mobile, la politica è «l’arte del possibile». Perlomeno, la maggioranza poteva approvare la nostra mozione di contrarietà al consiglio visto che si è dichiarata d’accordo su diversi punti. E non è detto che sarebbe poi andata a buon fine l’eventuale successiva trattativa (tanto temuta dai nostri amministratori) con i privati». Adesso, che cosa intende fare? «Chiederò al Comune- risponde Anzola- un piano di investimento con la relazione dei costi e dei benefici legati all’autorizzazione di questo progetto». Un’osservazione finale. «In tutta questa vicenda siamo stati accusati dalla maggioranza di «ostruzionismo»: è falso- conclude Anzola - La nostra opposizione è moderata, finalizzata non a dividere ma a unire per il bene del cittadino. Abbiamo presentato una mozione perchè vogliamo la tutela della salute pubblica. Non condividiamo che la nuova antenna venga messa vicino alle scuole. Non siamo ostruzionisti anzi, più volte, abbiamo collaborato con gli amministratori: ne sono un esempio la distribuzione delle mascherine durante la pandemia o la battaglia contro il deposito di scorie nucleari: iniziative queste che sono state fatte insieme, tutti uniti, maggioranza e minoranza».

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