il caso

Siccità, agricoltori preoccupati

Il Piemonte e di conseguenza anche il Canavese sono tra le zone d’Italia maggiormente colpite dalla mancanza di acqua da destinare all’irrigazione.

Siccità, agricoltori preoccupati
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La siccità continua a preoccupare gli agricoltori locali, il Piemonte e di conseguenza anche il Canavese sono tra le zone d’Italia maggiormente colpite dalla mancanza di acqua da destinare all’irrigazione.

Siccità, agricoltori preoccupati

La siccità continua a preoccupare gli agricoltori locali, il Piemonte e di conseguenza anche il Canavese sono tra le zone d’Italia maggiormente colpite dalla mancanza di acqua da destinare all’irrigazione. «La poca pioggia di questi giorni – dichiara Lodovico Actis Perinetto, presidente del Consorzio del Canale Demaniale di Caluso, ex Presidente CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Piemonte e anche agricoltore – non è di certo sufficiente a garantire che l’emergenza idrica dovuta alla siccità sia in fase discendente, un po’ è servita ai prati, ai campi poco nulla».
Intanto su più fronti si svolgono riunioni per discutere del problema.

La denuncia

«Nei giorni scorsi ho partecipato alla riunione dei distretti del Canale – spiega Actis Perinetto – e in quella sede alcuni agricoltori hanno dichiarato che non hanno intenzione di seminare il grano e il granoturco perché non hanno certezze sul raccolto; sono una minoranza, è vero, ma il segnale dell’incertezza è forte. Siamo di fronte a una situazione straordinaria con due concause, il clima che provoca la siccità e la guerra, la risposta degli enti preposti deve essere immediata, e poi il costo del concime al quintale è passato da 35,00 euro a 115 euro, una spesa insostenibile per gli agricoltori che non sono neanche sicuri di poter vere un raccolto adeguato.
Anche se le regole dell’Unione Europea, vista l’emergenza, hanno liberalizzato la possibilità di coltivare anche le terre che dovrebbero essere a riposo, in Piemonte sono pari a 17 mila ettari, le perplessità sulla semina sono molte e giustificate, altro che seminare in più!». Considerazioni che fanno riflettere, ma che risposta trovano da parte degli enti preposti? «Venerdì scorso ho partecipato all’incontro del tavolo tecnico indetto dalla Regione Piemonte, tra i punti all’Ordine del Giorno anche la siccità – dichiara Lodovico Actis Perinetto – in quella sede la Regione ha comunicato che siamo passati dal livello di bassa criticità a quello di media criticità, alla luce di questa affermazione credo che siamo di fronte a una sottovalutazione della situazione, tant’è che in quella sede ho detto che sono preoccupato, e non poco. Per quanto ci riguarda, e penso alla diga di Ceresole, credo che la Regione dovrebbe intervenire nei confronti dell’attuale gestore Gruppo Iren in modo da sollecitare l’accantonamento negli invasi dell’acqua disponibile».

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