CHIVASSese

«Solo perché marocchino non trovo casa»

Il grido disperato di un giovane lavoratore

«Solo perché marocchino non trovo casa»
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«Solo perché marocchino non trovo casa»: il grido disperato di un giovane lavoratore brandizzese.

Mohammed e il suo arrivo in Italia

Mohammed presto potrebbe ottenere la cittadinanza italiana grazie al suo impegno e alla sua grande voglia di integrarsi in questo Paese nel quale è giunto nel 2016. Era febbraio di sette anni fa quando Mohammed, all’epoca aveva 26 anni, è arrivato ad Asti come rifugiato politico. Qui ha vissuto sino a due anni fa, viaggiava dalla città sino a Brandizzo ogni giorno per lavorare. Perché lui è arrivato in Italia per crearsi una nuova vita, per lavorare e non pesare su nessuno.

«Da quando sono arrivato, da solo, ho sempre lavorato - racconta Mohammed - Quattro anni fa sono stato assunto in un’azienda di Brandizzo e per due anni ho sempre viaggiato da Asti a qui. Poi, con l’assunzione a tempo indeterminato tre anni fa, sono riuscito a trovare un alloggio nel quale vivo tutt’ora». Ma c’è un ma.

«Solo perché marocchino non trovo casa»

«La proprietà infatti ha messo in vendita l’alloggio dunque io devo trovare un altro posto dove vivere - spiega - Ma sto riscontrando tantissime difficoltà. E’ da mesi che cerco ma nessuno affitta ad un extracomunitario, a maggior ragione ad un marocchino. Ma come gli italiani non sono tutti uguali, e lo dico con cognizione di causa perché ho colleghi e amici italiani con i quali mi trovo benissimo, anche noi marocchini non siamo tutti uguali. Ecco perché non voglio dire assolutamente che tutti gli italiani sono razzisti ma quando chiamo dei privati per chiedere informazioni su appartamenti in affitto, quando sentono il mio accento straniero, mi liquidano velocemente. Eppure se poi chiama qualcun altro è disponibile. E l’ho vissuto in prima persona con un alloggio che comunque alla fine mi è stato negato. Le agenzie invece questa discriminazione non la fanno, anzi loro mi accompagnano a vedere gli immobili peccato che poi siano i proprietari a rifiutarsi di darmelo in locazione. Questo è accaduto non solo a Brandizzo ma anche a Chivasso e a Settimo Torinese. Eppure ho un lavoro a tempo indeterminato da tre anni, ho l’auto, la patente italiana e il mio diploma è stato riconosciuto. Proprio pochi giorni fa ho ricevuto una lettera dalla Prefettura di Torino nella quale mi comunicavano che a settembre ho la possibilità di avviare l’iter per la richiesta della cittadinanza italiana perché ne ho tutti i requisiti. Eppure non riesco a trovare una casa, un posto dove vivere».

Mohammed, che oggi ha 33 anni, nonostante abbia una sicurezza economica, non riesce a vivere tranquillo perché non sa dove potrà andare a vivere se dovesse trovarsi senza l’alloggio.

L'appello

«Io ho sempre pagato l’affitto e le spese condominiali - spiega ancora - Non capisco perché devono negarmi una casa solo perché sono marocchino. Io chiedo a chiunque voglia aiutarmi, che abbia una casa da affittare di farsi avanti. Io voglio poter vivere in un alloggio e pagare affitto e spese. Non chiedo nulla gratis. Non pretendo nulla da nessuno».
Il 33enne chiede di abbattere le barriere della discriminazione razziale, chiede solamente di esser trattato come un qualsiasi giovane in cerca di casa.

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