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Stazione, sorvegliata speciale

A Chivasso il Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza. Domenica al MoMe l’ennesima lite tra ragazzini

Stazione, sorvegliata speciale
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Che la Stazione Ferroviaria di Chivasso sarebbe stata al centro del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, che si è riunito martedì mattina al Teatrino Civico di Chivasso, non era certo un segreto.

Stazione, sorvegliata speciale

Inattesa, invece, è stata la chiosa del Prefetto di Torino, Donato Cafagna, che ha messo in chiaro come il «problema» debba essere di tutti, compresi Rfi e Polizia Locale: «A Torino, nelle stazioni più grandi, è già impegnato l’Esercito, mentre su queste altre realtà ci sono alcuni strumenti che possono essere utilizzati. Io chiedevo anche l’impegno della Polizia Locale per quanto riguarda gli allontanamenti e l’attuazione del Daspo urbano da parte del Questore. In alcuni casi abbiamo previsto anche l’intervento dei Reparti Prevenzione Crimine della Questura e dei Carabinieri, quindi di volta in volta orienteremo e moduleremo l’attività di contrasto in relazione ai fenomeni che vengono segnalati. Però, dico, è molto importante la gestione della Stazione da parte di Rfi, perché in alcuni casi ci sono delle problematiche. Nel caso di Chivasso un sottopasso che non è controllato (e che ora è chiuso nelle ore notturne), e poi basterebbe interdire l’accesso a spazi incontrollati in modo da diminuire la pressione».
E sulla passerella, teatro di almeno una rapina nelle ultime settimane, «Ci saranno controlli specifici».

L'intervento sul sottopasso

Tornando al sottopasso, come confermato da Maria Grazia Corrado, dirigente del comparto Polfer Torino, da mercoledì 2 aprile il collegamento tra via Caluso e piazza Garibaldi è chiuso nel periodo notturno, e più precisamente nell’arco di tempo compreso tra il passaggio dell’ultimo e del primo treno. Poche ore, per carità, che comunque permettono di avere uno strumento per allontanare chi bivacca all’interno della sala d’aspetto.
Tornando al Comitato, il primo ad intervenire è stato il sindaco Claudio Castello, che dopo aver ricordato i noti problemi degli uffici giudiziari di Ivrea, ha condiviso «Le preoccupazioni del Procuratore Generale Lucia Musti sul fatto che la ‘ndrangheta sia stata “adottata” dal Piemonte», passando poi al tema, appunto, della Stazione, tra «Giovanissimi al centro di episodi di bullismo, violenza e spaccio», «Scippi e risse frequenti nonostante gli sforzi delle Forze dell’Ordine», necessità di «Accorgimenti tecnici legati a una struttura su cui regna il degrado» e «Attenzione ai deboli e alle donne vittime di violenza, con una struttura comunale ad indirizzo segreto che sarà presto messa a loro disposizione».

Se il vice sindaco metropolitano Jacopo Suppo ha fatto notare come simili problemi ci siano anche a Ivrea, Pinerolo ed Avigliana, il Questore di Torino Paolo Sirna ha dichiarato che «In questa fetta di territorio una serie di cose brutte non accadono». Il riferimento, agli antagonisti.

La parola è poi andata al Comandante Provinciale dei Carabinieri, Generale Roberto De Cinti, che ha fatto notare come ad un «Leggerissimo aumento di delitti perpetrati e tentati rispetto al 2023» sia seguito un aumento di arresti e denunce. «Il risultato migliore sarebbe ridurre i reati, non aumentare quelli scoperti - ha aggiunto - anche se ci conforta la diminuzione delle truffe. L’invito è quello di rivolgersi ai Carabinieri: abbiamo registrato più episodi perché la gente ha denunciato, e questo è un dato positivo».

Il gran finale

In conclusione, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Generale Carmine Virno, ha spronato le amministrazioni comunali a denunciare ogni situazione sospetta, dal commerciante abusivo a seguire.
Il Prefetto Cafagna ha poi sottolineato la presenza della criminalità organizzata, tra interdittive antimafia (numerose anche nel Chivassese) e beni confiscati già restituiti alla collettività o in via di assegnazione.
Tornando alla Stazione, la dirigente della Polfer Maria Grazia Corrado ha evidenziato come la situazione sia peggiorata negli anni, tra bande di teppisti, bivacchi e danneggiamenti: «E’ stato fatto un lavoro con Comune e Rfi - ha spiegato - per cui sono state tolte le panchine all’interno della Stazione e ora si stanno valutando anche misure all’esterno. E’ stata anche chiesta ad RFI la bonifica delle strutture lungolinea, questo per evitare che diventino ricettacolo di ogni cosa».

Franco Fabbri, nuovo dirigente della Sezione Polizia Stradale di Torino, ha poi parlato delle recenti modifiche al Codice della Strada che hanno reso più semplici i controlli per alcol e droga, mentre per la società civile Carlo Nicosia, presidente dell’Ascom di Chivasso, ha dichiarato che il «Commercio ha bisogno di tranquillità».
Avrebbe voluto intervenire anche Bruno Prestia, della civica Per Chivasso, ma il protocollo non glielo ha permesso. A margine dell’incontro ha comunque avuto modo di consegnare al Prefetto un dossier sulla sicurezza in città.

In serata la notizia dell’ennesima aggressione tra ragazzini ai danni di un 15enne poi finito in ospedale: «Oggi - scrive la madre sui social - a farne le spese è stato mio figlio. La motivazione? Era solo, e basso, quindi facile preda. Brutti delinquenti, vi prometto che non la passerete liscia. E’ ora di dire basta a questa paura che prende a sapere che si deve passare in quella zona! Io francamente sono esasperata dalla rabbia e dalla paura di queste cose! Stavolta è andata bene ma la prossima? Qualche istituzione c’è? Facciamo qualcosa? Da 15 anni che vivo a Chivasso io vedo solo declino». Il giovane però sarebbe stato aggredito da due giovanissimi sinti nei pressi della biblioteca.

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