CHIVASSO

Stazione, tra passerella assente e ascensore fuori uso

Ancora una volta sale agli onori della cronaca. E sempre per i soliti motivi ovvero lo stato di trascuratezza in cui giace

Stazione, tra passerella assente e ascensore fuori uso
Pubblicato:

Ancora una volta è la stazione di Chivasso a salire agli onori della cronaca. E sempre per i soliti motivi ovvero lo stato di trascuratezza in cui giace.

Stazione, tra passerella assente e ascensore fuori uso

Occhi puntati questa settimana su passerella e sottopasso.
La denuncia arriva, tramite una lettera inviata al giornale, dai residenti che vivono al di la della ferrovia.
«Sono passati quasi 10 anni dallo smantellamento - scrivono - della passerella della stazione che serviva alla popolazione al là della ferrovia nord. Ci hanno obbligato a passare dal sottopasso della stazione anche in orari dove la sicurezza è discutibile. Purtroppo il discensore che dovrebbe servire alle persone disabili, carrozzine, anziani e chi più ne ha più ne metta, più delle volte è guasto. Tornando alla vecchia passerella, smontata e portata chissà dove per farla ripristinare, dopo anni, quasi 10 viene rimontata, ma non finita, non so cosa aspettano le maestranze delle ferrovie. Volevo ricordare a chi di dovere che si parlava di ripristinare la passerella e mettere due discensori per i disabili. Niente di tutto questo è stato fatto. Diciamo che è una cosa vergognosa. Nelle ore di punta passare dal sottopasso è impossibile per le persone normali figuriamoci per i disabili carrozzine e anziani. Non sappiamo di chi sia la competenza se solo delle ferrovie o della nostra amministrazione comunale. Speriamo di non aspettare ancora molto tempo confidiamo a chi di dovere di darsi da fare».
Una giusta denuncia per una situazione che sta davvero diventando insostenibile. Dieci anni per una passerella... Assurdo

Caos sul Aosta-Torino

Il problema riguarda sempre il treno mattutino Aosta-Torino che è super affollato.

A presentare la denuncia è una nostra lettrice Bruna Pastore. «Mercoledì 30 - scrive - dovendo recarmi a Torino per un appuntamento alle 8, ho preso il treno delle 7 e 10 a Chivasso in partenza dal binario 5 (Aosta-Torino). Il sovraffollamento era vergognoso con le persone ancora a terra che spingevano per entrare.
Dire che si stava come le sardine è minimizzare, la maggioranza dei pendolari erano giovani studenti e lavoratori, e alla mia domanda se era ogni giorno così, la risposta è stata, sì, sempre così.
Voglio segnalare questo vergognoso disservizio, pensando alle persone che ogni giorno devono affrontare questa situazione indecente. Fa alquanto riflettere il fatto che solo qualche mese fa i treni viaggiavano semivuoti perché bisognava stare distanziati e con la mascherina FFP2» .
Come dicevamo il nostro giornale più volte si è occupato della questione.

L’ultima in ordine due mesi fa quando il 4 ottobre scrivevamo «All’arrivo - raccontano i pendolari - i vagoni erano talmente pieni che da Chivasso non è riuscito a salire praticamente nessuno. Immaginate il disagio per lavoratori e studenti».
«Sono mesi se non anni - proseguono i pendolari - che chiediamo più vagoni, ma a quanto pare noi serviamo solo per pagare biglietti e abbonamenti».

Dei disagi lungo la linea si è occupato, da sempre, il consigliere regionale del Pd Alberto Avetta, vice Presidente della Commissione Trasporti: «In attesa di capire se il nuovo contratto di servizio con Trenitalia porterà con sé un’offerta rinnovata in quantità e qualità - aveva dichiarato nel mese di giugno - ho presentato un’Interrogazione per sollecitare la Regione Piemonte ad intervenire su Trenitalia

Seguici sui nostri canali