VERCELLESE

Stazioni disastrate e inaccessibili... Corse sospese e mai ripristinate

Paonessa del Pd chiede attenzione sul trasporto ferroviario e proposte ticket gratis per gli under 26

Stazioni disastrate e inaccessibili... Corse sospese e mai ripristinate
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La situazione delle infrastrutture ferroviarie nel Vercellese e in altre aree del Piemonte continua a sollevare preoccupazioni, alimentate da un contesto di incuria, disagi per i pendolari e mancanza di accessibilità. A denunciare con forza queste problematiche è Simona Paonessa, consigliera regionale del Partito Democratico, che ha sollevato il tema durante un’audizione con RFI in Regione.

Stazioni disastrate e inaccessibili...

«La situazione delle ferrovie nel nostro territorio è molto preoccupante e, proprio su questo tema ho richiesto un’audizione di RFI in Regione. Audizione dove ho appunto chiesto a RFI di illustrare come intenda intervenire per far fronte alla forte situazione di disagio delle stazioni vercellesi come sottopassaggi di accesso ai binari fatiscenti, erba incolta, sale d’attesa inutilizzabili, macchinette automatiche per i biglietti non funzionanti o assenti, come nel caso di Sant’Antonino», ha dichiarato Paonessa.

Particolarmente grave, secondo la consigliera, è il tema dell’accessibilità, che penalizza le persone con difficoltà motorie: «Purtroppo, infatti, anche sui temi dell’accessibilità ai servizi e dell’abbattimento delle barriere architettoniche l’operato di RFI è lacunoso: le stazioni devono essere fruibili per tutti i cittadini e questa situazione merita la massima attenzione. Aggiungo, sull’importante questione accessibilità, che in stazioni come Livorno Ferraris, Bianzè, Saluggia e Sant’Antonino manca una rampa d’accesso ai binari o strutture che garantiscano alle persone con difficoltà motorie la possibilità di usufruire del servizio».

Corse sospese e mai ripristinate

Paonessa ha inoltre puntato il dito contro la riduzione dei collegamenti ferroviari, denunciando la mancata ripresa di alcune corse dopo l’emergenza Covid: «Ho chiesto a Trenitalia di intervenire sui treni soppressi durante il Covid e mai più ripristinati come il treno delle 5 in partenza da Milano, con fermata a Santhià alle 6.20 ed a Chivasso alle 6.40, e quello in partenza alle 21.54 da Torino in direzione Milano, ad oggi infatti l’ultimo treno è solo alle 20.54».

Una situazione che si aggrava nei fine settimana, penalizzando ulteriormente territori già isolati: «Sempre sulla mancanza di treni, non è accettabile l’assenza di corse nel fine settimana, specialmente la domenica, in stazioni come Crescentino e Trino, e la riduzione delle fasce orarie in comuni come Livorno e Saluggia. Si parla sempre di spopolamento delle aree interne e, anziché favorire la mobilità ed i trasporti, isoliamo ulteriormente i territori: questo è davvero paradossale».

"Serve più chiarezza"

In chiusura, Paonessa ha richiesto maggiore chiarezza da parte di RFI sulle strategie di intervento: «Inoltre, ho segnalato l’urgenza di essere informati riguardo un piano preciso e dettagliato delle priorità e degli interventi previsti da RFI con una calendarizzazione precisa di questi ultimi, con data di inizio e fine lavori, per porre fine alla continua incuria e disattenzione verso le infrastrutture del territorio e le esigenze dei pendolari».

La battaglia di Paonessa per una rete ferroviaria più efficiente, accessibile e inclusiva rappresenta una sfida cruciale per il futuro del Piemonte e dei suoi territori. Interventi tempestivi e una pianificazione chiara sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei cittadini, contrastare lo spopolamento e favorire una mobilità sostenibile. La consigliera promette di vigilare con attenzione affinché queste istanze non restino inascoltate, portando avanti le sue proposte con determinazione.

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