contestazioni

Strisce blu in viale Vittorio Veneto: «Uccidete chi è sopravvissuto»

Commercianti e minoranza contro la decisione della Giunta Castello. Che si difende: «Ce l’hanno chiesto i residenti»

Strisce blu in viale Vittorio Veneto: «Uccidete chi è sopravvissuto»
Pubblicato:

Com’era facilmente prevedibile, la notizia sull’introduzione dei parcheggi a pagamento in viale Vittorio Veneto (da viale Cavour a via Po) ha scatenato una valanga di commenti non certo lusinghieri verso l’amministrazione di Chivasso guidata dal sindaco Claudio Castello.

Strisce blu in viale Vittorio Veneto

Da una parte l’accusa di fare cassa sulla pelle dei cittadini e degli automobilisti (i primi a subire ogni balzello disposto dalla Pubblica Amministrazione), dall’altra (più interna) di fare «figli e figliastri» tra i dipendenti comunali: abbonamenti agevolati su tutto il territorio cittadino per gli agenti della Polizia Locale e nemmeno un euro di sconto per chi lavora negli altri uffici. A Palazzo Santa Chiara non l’hanno presa affatto bene, e pare che il tema sia già sul tavolo dei sindacati.

«Figli e figliastri»

A rendere «curiosa» la vicenda, il fatto che quasi nessuno tra i 150 ipotetici beneficiari (Carabinieri, Polizia, Finanza) abbia la minima intenzione di versare i 150 euro richiesti, e di conseguenza l’unica a guadagnarci sarà Gestopark, con 82 nuovi stalli da gestire.

Per Bruno Prestia, della civica Per Chivasso, «Mentre a Chivasso imperversa un problema di sicurezza pubblica, mentre sono sempre più vuoti i locali commerciali della nostro centro storico, il comune di Chivasso guidato dal sindaco Claudio Castello, decide di istituire una nuova zona di parcheggi a pagamento. Non soddisfatti degli aumenti voluti lo scorso anno, hanno deciso di fare di più: ancora parcheggi blu a pesare sulle tasche dei chivassesi e di chi a Chivasso vuole venire.
D'ora in poi, grazie a questa scelta che consideriamo scellerata, anche il tratto di viale Vittorio Veneto compreso tra via Cavour e via Po sarà a pagamento.
Ci chiediamo quale sia l'utilità, se non quella di fare cassa in ogni modo, sulle spalle dei cittadini.
Ancora una volta questa amministrazione decide di mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Le difficoltà sono già molte, ma evidentemente a questa amministrazione interessa poco o nulla.
E così a pagarne le spese, saranno come sempre i cittadini.
Ovviamente, chiederò chiarimenti ufficialmente al prossimo Consiglio Comunale».

Stando alla delibera firmata dal primo cittadino, la decisione di tracciare strisce blu lungo l’asse dei viali è stata presa per favorire il commercio: verrebbe da chiedersi «quale», dato che negli ultimi mesi in pochi metri hanno chiuso un bar, una storica panetteria e una parrucchiera.

«Uccidete chi è sopravvissuto»

«Le strisce blu - affermano Esterina e Maddalena della gelateria «Dolci Melodie» - non ci porteranno certo benefici. I viali sono una delle zone “migliori” della città, non capiamo perché vogliano affossarli in questo modo. Difficilmente un cliente, che spende qualche euro per un cono, userà 40 centesimi per parcheggiare mezz’ora: banalmente, andrà da un’altra parte.
Questione abbonamenti agevolati: i residenti e i titolari delle attività ne chiederanno tutti uno, e di conseguenza gli 82 stalli saranno perennemente occupati».
Gli altri commercianti sulla via la pensano praticamente tutti allo stesso modo, e c’è chi fa notare come l’unico cambiamento si avrà sull’ammontare delle multe: «Già ora la Polizia Locale è sempre qui a controllare il disco orario - spiegano - e con le strisce blu la sanzione passerà da 29 a più di 40 euro. Bell’affare: così uccidono chi è sopravvissuto».

Per Carlo Nicosia, presidente dell’Ascom di Chivasso, «Le premesse della delibera di Giunta dichiarano “L’attenzione al commercio di vicinato” tra le principali motivazioni di questa scelta: è condivisibile affermare che la zona disco non offre al cliente la stessa serenità di visitare i negozi che può derivare dall’utilizzo di parcheggi a pagamento, gestiti con l’applicazione che mette al sicuro da sanzioni.
Temiamo però che gli abbonamenti agevolati per i residenti potranno trasformare molti stalli della nuova zona “blu” in parcheggi per intere giornate, a costi decisamente inferiori rispetto ad affittare un posto auto: su questo tema riteniamo occorra urgentemente una riflessione.
Tra allarmi (e allarmismi) sui rischi nel raggiungere Chivasso mediante ferrovia, ed iniziative spot nella regolamentazione dei parcheggi auto, la già difficoltosa situazione delle nostre imprese non potrà che essere ulteriormente danneggiata; abbiamo necessità di contrastare la concorrenza di centri commerciali dotati di enormi aree di parcheggio gratuite e di essere accoglienti ed ospitali verso i clienti».
Una soluzione, secondo Nicosia, potrebbe essere quella di non concedere abbonamenti, come accade in via Po: solo in quel modo si potrebbe davvero parlare di «rotazione»: altrimenti, saranno creati solamente 82 posti auto privati.

La difesa di Castello

Per l’amministrazione, invece, a parlare è direttamente il sindaco Castello, che difende a spada tratta il provvedimento: «Analizzare l’introduzione delle strisce blu su viale Vittorio Veneto come una mera scelta del Comune di Chivasso per fare cassa è una posizione facile o strumentale, ma in entrambi i casi non tiene conto della reale situazione che l’ha generata.
Nella zona che consideriamo rilevante per numerosi aspetti, urbanistici, commerciali, per i servizi presenti, purtroppo ultimamente si assiste troppo spesso, sin dal primo mattino, al fenomeno della saturazione degli stalli da parte di chi, soprattutto pendolare non residente, li monopolizza quasi per l’intera giornata come posto gratuito per raggiungere la stazione ferroviaria e collegarsi con la propria sede di lavoro senza pensieri. Non condanno queste scelte ma, in questi casi, sarebbe più opportuno usufruire di altre aree meno sensibili come, ad esempio, piazzale Libertini. Questa saturazione ha come conseguenze la sottrazione e il mancato ricambio dei parcheggi, doppie file, difficoltà nel passaggio dei pullman, la rinuncia di vivere il capoluogo da parte di chi vorrebbe visitarne le bellezze o il Distretto Urbano del Commercio. Sono stati infatti alcuni commercianti e soprattutto numerosi residenti a segnalarci la questione, preferendo imbarcarsi la tariffa agevolata piuttosto che non trovare completamente un posto per parcheggiare nelle vicinanze della propria abitazione».

A questo punto, però, cade totalmente la premessa della zona blu istituita per aiutare il commercio...

Commenti
Tiziana Lala'

Niente da fare ormai. Castello e la giunta non ne azzeccano una.

Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali