Studenti del Newton a confronto con il mondo scientifico
Antonella Santoro, post-doc all'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica di Milano, protagonista dell'evento

Cosa significa fare ricerca? Quali sono le sfide e le soddisfazioni di chi sceglie questa strada? Sono queste le domande che gli studenti delle classi 4G e 4I del Liceo Newton di Chivasso hanno rivolto a una scienziata d’eccezione, Antonella Santoro, post-doc presso l'Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica di Milano, in occasione del corso di aggiornamento che si è svolto presso il laboratorio del Liceo.
Studenti del Newton a confronto con il mondo scientifico
Lanciato per la prima volta nell’anno scolastico 2023-24, il progetto «A Tu per Tu con la Ricerca» è stato realizzato dalla Fondazione Diasorin, nell’ambito del concorso Mad for Science, in collaborazione con la Fondazione Telethon, con cui la Diasorin ha siglato un protocollo di intesa. Il progetto si rivolge alle studentesse e agli studenti delle scuole della rete Mad for Science, vincitrici negli anni dei premi maggiori del Concorso nazionale, con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della ricerca e di favorire l’orientamento alle carriere scientifiche. Il Liceo Newton ha avuto accesso al percorso «A Tu per Tu con la Ricerca» grazie alla vincita del terzo premio nel Concorso Mad for Science 2023/24 con il progetto «Studio dell’effetto di probiotici di ultima generazione (VLS#3) su ceppi di Lattobacilli coltivati in un ambiente 3D fluidodinamico».
Attraverso questa iniziativa, i ragazzi hanno potuto vivere un’esperienza diretta e immersiva nel mondo della scienza, scoprendo che cosa significa davvero lavorare nella ricerca e quali percorsi possano portare a intraprendere questa carriera.
L’incontro con Santoro
L’incontro con Santoro non è stato solo un’occasione per approfondire il mondo della ricerca, ma anche per riflettere sul futuro. L’esperienza ha dato agli studenti strumenti concreti per orientarsi nel proprio percorso accademico e professionale. I ragazzi si sono interrogati sulle future scelte universitarie, cercando di capire quali siano le difficoltà della carriera accademica e le opportunità di lavoro all’estero. Santoro ha risposto con sincerità alle loro domande, raccontando anche le proprie insicurezze iniziali, il timore di non farcela e il valore dell’adattabilità nelle fasi di transizione della carriera. Ha sottolineato come la passione sia il vero motore delle scelte universitarie e professionali e ha sfatato il mito che all'estero sia tutto più facile: la competizione è alta ovunque, e ciò che conta è la preparazione e la determinazione.
Gli studenti hanno poi voluto condividere le loro impressioni sull’incontro. Virgilia, 4G: «Trovo particolarmente stimolante la competizione tra i vari progetti, il dover sostenere e far emergere il proprio rispetto agli altri. Allo stesso tempo, mi ha colpito la narrazione dei momenti di frustrazione che un ricercatore deve affrontare, consapevole del rischio di un elevato tasso di insuccesso nella ricerca». Nel caso di Daniele, 4G, l'incontro ha acceso il desiderio di approfondire il campo dell’ingegneria biomedica, mentre Alessandro sostiene che questa esperienza abbia cambiato la sua percezione delle STEM: prima le considerava scienze teoriche e distanti, ora gli appaiono come un’opzione concreta da esplorare per il futuro. Kevin, 4G: «E’ affascinante l’idea che un ricercatore possa contribuire all’estensione della conoscenza umana, trovando risposte a domande ancora irrisolte».
La docente di scienze, Sara Gnavi, referente del progetto: «Sono soddisfatta dell’incontro, e colpita positivamente dalle domande poste dagli alunni. L’attività svolta conferma come queste iniziative rappresentino una vera opportunità di orientamento nelle STEM per gli studenti».
Al termine dell’incontro, la dirigente Vincenza Tascone ha condiviso una riflessione sull’importanza della passione nella ricerca. Ha sottolineato come il percorso scientifico sia spesso caratterizzato da difficoltà e insuccessi, ma ha anche ricordato che l’impegno e la determinazione vengono sempre premiati, soprattutto quando si ha la fortuna di lavorare in un campo che appassiona. Ha incoraggiato gli studenti a non temere gli ostacoli, ma a considerarli parte integrante del processo di apprendimento e crescita personale. Grazie a iniziative come questa, il mondo della scienza diventa più vicino, accessibile e, soprattutto, diviene un'opzione reale per il futuro delle nostre studentesse e dei nostri studenti.
Parallelamente agli incontri con i ricercatori, gli studenti del Liceo Newton stanno portando avanti un percorso PCTO in collaborazione con Lorenzo Sardelli, post-doc presso il gruppo di ricerca di Sonja Visentin, Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell'Università di Torino. Questa collaborazione consente loro di avvicinarsi concretamente al metodo sperimentale, attraverso una serie di esperimenti mirati. Il progetto, finanziato con un contributo di 30.000 euro, prevede la realizzazione di cinque esperimenti, di cui due saranno svolti nel corso di quest'anno scolastico. A partire dal mese di novembre 2024, Fondazione Diasorin ha inviato tutti gli strumenti necessari per l’avvio del progetto. Il primo esperimento, avviato nel mese di febbraio, riguarda la messa a punto e la caratterizzazione di un idrogel che simula la mucosa intestinale. Nel secondo esperimento, che sarà allestito nel mese di maggio, gli studenti coltiveranno all'interno del modello di mucosa intestinale un batterio modello, il Lactobacillus rhamnosus, appartenente alla flora batterica intestinale, testando l'effetto di antibiotici e probiotici sulla sua crescita. Questo percorso sperimentale è reso possibile grazie al supporto di Sardelli, che segue e assiste gli studenti presso il laboratorio del Liceo, fornendo loro le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare le diverse fasi della sperimentazione e per metterli in condizione di essere «a tu per tu con la ricerca».