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«Tari aumentata dell’8-10% rispetto allo scorso anno»

Il sindaco spiega che bisogna confrontare il totale e non saldo su saldo

«Tari  aumentata dell’8-10% rispetto allo scorso anno»
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E’ arrivato nei giorni scorsi il saldo della Tari anno 2023. E c’è chi non ha perso l’occasione di alzare la voce additando un presunto incremento del 29-30%. A spiegare in poche parole, ma con estrema chiarezza cosa in realtà è successo è lo stesso sindaco Claudio Castello. L’aumento reale è dell’8-10 % per le tariffe domestiche perché il paragone va fatto sul totale dell’acconto 2022-23 e non saldo su saldo 2022-23. Nel saldo si tiene conto delle tariffe che non sono state pagate prima (alla voce acconto).
La spiegazione di quest’aumento dell’8 -10 per cento è legato all’aumento del caro carburanti per raccolta differenziata e recupero evasione.

La spiegazione

Entriamo adesso nel dettaglio stando a quanto dichiarato dagli uffici di Palazzo santa Chiara.
La premessa come detto è che sono in distribuzione nelle utenze di Chivasso gli avvisi di pagamento del saldo della tassa sui rifiuti relativa al 2023. Stando alle prescrizioni dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, rispetto al 2022, si registra un aumento dei costi da coprire pari circa al 10%. Si tratta di maggiori oneri del soggetto gestore per la raccolta dei rifiuti solidi urbani e le frazioni differenziate, ma anche per i servizi di smaltimento e spazzamento che non sono rimasti immuni dai rincari economici degli ultimi anni, ovvero correlati al recupero dell’evasione; oneri che vengono dal soggetto gestore inseriti nel Piano Finanziario e di cui il Comune non può che prendere atto e assicurarne la copertura attraverso la TARI.
La percezione che gli aumenti siano maggiori rispetto al suddetto aumento di costo è determinata da un’erronea comparazione degli avvisi dello scorso anno che non tengono conto dell’ammontare degli acconti, ma solo dei due saldi. L’acconto è infatti sempre calcolato applicando le tariffe dell’anno precedente: le tariffe del 2022 (sulla cui base è stato calcolato il saldo 2022 e l’acconto 2023) erano infatti diminuite rispetto a quelle del 2021 (sulla cui base è stato calcolato l’acconto 2022). Conseguentemente, se confrontassimo semplicemente i due saldi, otterremmo un incremento superiore falsato.

Fine delle agevolazioni

La fine delle agevolazioni stabilite per la pandemia, tra le utenze non domestiche, sta alimentando ulteriormente la percezione impropria della Tari il cui gettito, per obbligo normativo, deve comunque coprire i costi complessivi del servizio di gestione dei rifiuti, inseriti nel Piano Economico e Finanziario 2022-2025, predisposto e validato dal Consorzio di Area Vasta CB16.
Agevolazioni sono però ancora previste per le utenze domestiche delle famiglie più fragili che, avendone i requisiti, hanno presentato istanza entro il 31 ottobre scorso. Si tratta di circa mille nuclei familiari. Il conteggio del saldo non tiene conto dell’eventuale beneficio che verrà comunque successivamente comunicato dall’Ufficio Tributi, in considerazione anche del saldo.
Parte fissa e parte variabile dei costi, così come le variazioni tra acconto e saldo della tassa, e le differenze tra utenze domestiche e non domestiche, sono concetti che non consentono di generalizzare sull’andamento dei costi e, conseguentemente, della TARI ed inducono spesso in confusione il cittadino. Per valutare i dubbi più pertinenti concernenti le tariffe della tassa, il Comune di Chivasso offre assistenza e supporto tecnico ai contribuenti dagli sportelli dell’Ufficio Tributi, previo appuntamento.
Per chiarimenti concernenti la determinazione della base imponibile, i versamenti e la presentazione delle denunce originarie, di variazione o di cessazione occorre invece rivolgersi allo sportello del Consorzio di Area Vasta CB16, sempre fissando preventivamente apposito appuntamento.

 

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