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CRESCENTINO

Terremoto in Turchia, Lifredi tra i soccorritori

«Il Piemonte è in prima linea per dare tutto l’aiuto possibile di fronte a questa enorme tragedia»

Terremoto in Turchia, Lifredi tra i soccorritori
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Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio poco dopo il terremoto in Turchia aveva dichiarato che «Il Piemonte è in prima linea per dare tutto l’aiuto possibile di fronte a questa enorme tragedia».

Terremoto in Turchia, Lifredi tra i soccorritori

E tra coloro che sono in prima linea, tra i centinaia di volontari della Regione Piemonte, c’è anche un crescentinese. Lui, che già in passato aveva partecipato a missioni di questo genere, nemmeno questa volta si è tirato indietro non appena ricevuta la chiamata che lo convocava. Stiamo parlando del vicesindaco della città di Crescentino Luca Lifredi, da anni volontario di Protezione civile e membro del team Emt2.
Lifredi, infatti, era partito insieme al Dipartimento Regionale della Protezione Civile, nel febbraio del 2017 era andato, ben due volte, in soccorso delle popolazioni di Savelli di Norcia colpite dal terremoto. Lì aveva prestato soccorso alle famiglie che vivano in situazioni di forte difficoltà temperature rigide, molto vento e problemi di stabilità delle tendopoli. E poi nel marzo del 2019 era andato in Mozambico doveva aveva soccorso le popolazioni colpite dalle alluvioni.
Ora invece si prepara per andare a dare il suo supporto, in qualità di elettricista della squadra Emt2 (Emergency medical team type 2) che lo scorso 17 febbraio ha aperto l’ospedale da campo allestito nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.

L'intervista

«Nei giorni scorsi sono stato avvisato dell’imminente partenza verso la Turchia - spiega Lifredi - Di Crescentino sono l’unico che vivrà in queste due settimane l’esperienza. Con me ci saranno poi un altro elettricista e due idraulici.
Ci occuperemo della parte ordinaria e straordinaria degli impianti di questo campo.
Sono molto contento e felice di poter contribuire a questa importante missione del nostro gruppo. Quando ho aderito, mi sono formato e ho fatto le esperienze necessarie per poter dare il mio supporto al team. Non ho mai pensato di dire no, quando la squadra chiama è importante mettersi a disposizione, non si può dire non me la sento, è fondamentale portare il supporto a queste comunità che hanno vissuto il dramma del terremoto».

Lifredi dunque partirà per dare il cambio a coloro che invece sono partiti subito all’inizio della missione, quando il campo è stato allestito. Una realtà nella quale lavorano moltissimi medici e personale sanitario piemontesi che hanno lasciato i loro «tranquilli» ospedali per dare risposte alle popolazioni che non hanno più una casa, che nella catastrofe hanno perso persone care.

E Lifredi, come loro, ha proprio quell’intento, garantire la sicurezza in questo campo dove alloggiano centinaia di persone.
Una missione nata e coordinata sotto la supervisione di Mario Raviolo, responsabile della maxiemergenza 118 Piemonte.

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