CHIVASSO

Ti devi operare? Vai in clinica a Torino

L’Asl To4 ha firmato una convenzione con le cliniche «Pinna Pintor» e «Santa Caterina» per utilizzare le loro sale.

Ti devi operare? Vai in clinica a Torino
Pubblicato:

Una convenzione con le cliniche private per abbattere le liste d’attesa. Da una parte l’Asl TO4, dall’altra le torinesi «Pinna Pintor» e «Santa Caterina».

Ti devi operare? Vai in clinica a Torino

Entrando nel dettaglio, si tratta di usufruire delle loro sale operatorie per gli interventi chirurgici dei pazienti della TO4.
La premessa del direttore generale Stefano Scarpetta, come si evince dalla delibera di affidamento, è che l’emergenza dovuta al Covid ha avuto effetti drammatici con la sospensione dell’attività chirurgica ordinaria disposta dalla Regione Piemonte nel periodo dei picchi pandemici. Questo ha causato una criticità grave sui tempi di attesa che si sono dilatati in modo vertiginoso.
La riduzione dell’attività chirurgica è stata immediata e importante fin dalla prima ondata del marzo 2020 ed è andata ad aggravarsi con il passare dei mesi.

I passi che hanno portato a questa scelta

Il direttore assicura che l’Asl ha messo in campo tutte le azioni possibili per arginare il fenomeno sia con l’implementazione interna della programmazione delle sale operatorie sia ricorrendo a sedute operatorie extraorario, ma purtroppo le risorse interne non sono, a suo dire bastate.
Da qui la decisione, che risale al maggio scorso, di sondare la disponibilità delle cliniche private ad «affittare» le loro sale.
E la «Pinna Pintor» e la «Santa Caterina da Siena» hanno risposto affermativamente. Gli interventi riguardano le specialità di chirurgia, ortopedia, otorinolaringoiatria, oculistica e urologia. Risultato: ora c’è la convenzione che scadrà il 31 dicembre 2022. Punto focale, l’Asl To 4 riconosce per ogni ricovero alle due cliniche un rimborso forfettario pari al 65% per gli interventi impiantabili, il 70% per la cataratta con lenti e l’85% per i restanti interventi di chirurgia sulla falsariga di quanto già fanno altre Asl come la TO3.
Le cliniche in questione si sono impegnate a mettere a disposizione sale operatorie allestite con tutto il materiale dedicato per la chirurgia ortopedica, oculistica e urologica. Inoltre mettono a disposizione dell’equipe chirurgica dell’azienda sanitaria chivassese un anestesista per seduta operatoria programmata e il personale infermieristico, incluso lo strumentista.
In più mettono a disposizione sei posti letto dal lunedì al venerdì, salvo l’eccezionale in cui la degenza debba prolungarsi anche il sabato e a domenica. E anche il servizio di assistenza infermieristica e ausiliare durante la degenza, la guardia medica internistica e la reperibilità anestesiologica.

I dubbi del Nursind

Questa convinzione crea perplessità al Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche che attraverso il segretario Giuseppe Summa richiede un incontro urgente.

Fa notare Summa: «Il Nursind a maggio aveva richiesto l’istituzione di un tavolo permanente in materia di liste di attesa e in uno degli ultimi incontri alla presenza dei responsabili Di Gioia e Caviolo, ed era stato ribadita la necessità di condividere assieme alla parte sindacale, soluzioni alternative prima di rivolgersi alle strutture private».

E così a quanto pare non è stato. Perciò il Nursind in attesa di incontrare la dirigenza dell’azienda sanitaria, chiede l’immediata sospensione della delibera.

«Siamo basiti - conclude Summa- Il nocciolo della questione è che sull'argomento nemmeno ci si è voluti confrontare per cercare soluzioni alternative. Ormai è evidente la forte spinta verso la sanità privata, che parte dalla Regione con la DGR del 2021 e passa anche dall'ASL TO4. Le motivazioni della convenzione riportati nella Delibera, sono da ricercarsi nella mancanza di spazi e di carenza di risorse umane. Ci chiediamo se realmente sia così, oppure non ci sia la volontà di trovare soluzioni alternative, preferendo spostare l'attività nel privato».

Seguici sui nostri canali