il caso

Torino-Milano da incubo: tra ritardi e sospensioni di treni

Bisogna lavorare per tutelare i pendolari

Torino-Milano da incubo: tra ritardi e sospensioni di treni
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Quello di ieri è «l’ennesimo giorno di disagi per chi viaggia in treno: sulla Torino – Milano con oltre 30 treni sospesi per un inconveniente tecnico alla linea elettrica a Novara. Insomma, l’ennesima giornata nera per i pendolari piemontesi» hanno dichiarato Domenico Rossi e Simona Paonessa in merito al guasto elettrico sulla linea Torino-Milano che ha portato alla sospensione di 32 treni regionali e regionali veloci.

Torino-Milano da incubo: tra ritardi e sospensioni di treni

«Abbiamo da pochi giorni ricevuto l’annuncio dell'aggiunta di due treni sulla linea che permetteranno ai pendolari e ai viaggiatori di arrivare nel capoluogo piemontese prima delle 8. Una battaglia vinta, una richiesta che portiamo avanti da anni. Insomma, finalmente una notizia positiva per i pendolari piemontesi, oscurata subito dall’ennesimo disagio per i viaggiatori» aggiungono i dem che rilanciano «la rete ferroviaria piemontese necessita di potenziamenti e manutenzione infrastrutturale per evitare situazioni come quella avvenuta nella giornata di ieri. I guasti possono capitare ma non è possibile siano prassi e, soprattutto, non ci sia un impegno per una risoluzione immediata, oltre alla predisposizione di un servizio autobus sostitutivo tempestivo e ben strutturato per evitare ai pendolari di rimanere bloccati».

L’attacco è anche a «un Ministro dei Trasporti che di tutto si occupa, tranne di trasporti e infrastrutture. Lo stesso Matteo Salvini che afferma che, per risolvere i ritardi, basta tagliare le corse dei treni. Sarebbero affermazioni anche goliardiche e divertenti se venissero fatte al bar, non dal Ministro dei Trasporti. Serve programmazione ed attenzione ai problemi che quotidianamente i pendolari si trovano a vivere. Noi, in quanto Consiglieri regionali e pendolari, continueremo a monitorare la situazione con la massima attenzione» hanno concluso Paonessa e Rossi.

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