Torino-Milano, pendolari esasperati: treno rimasto fermo 20 minuti a Chivasso

L’allarme dei consiglieri PD: «Ritardi, guasti e treni sovraffollati»

Torino-Milano, pendolari esasperati: treno rimasto fermo 20 minuti a Chivasso

A due settimane da Halloween, l’incubo dei pendolari della linea ferroviaria Torino-Milano non sembra volersi dissolvere. Nonostante il termine dell’estate, i disservizi che avevano caratterizzato i mesi scorsi continuano a ripresentarsi con regolarità, creando forti disagi a migliaia di viaggiatori quotidiani.

Torino-Milano, pendolari esasperati

Ritardi sistematici, cancellazioni improvvise, guasti tecnici e informazioni poco chiare o diffuse in ritardo: questo è il quadro che i pendolari continuano a descrivere. La conferma arriva anche dai consiglieri regionali del Partito Democratico, Simona Paonessa e Domenico Rossi, che hanno raccolto numerose segnalazioni nelle ultime settimane.

Treno rimasto fermo 20 minuti a Chivasso

Uno degli episodi più emblematici è avvenuto nella mattinata di mercoledì 12 novembre. Il treno partito da Milano alle 6:15 e diretto a Torino è rimasto bloccato alla stazione di Chivasso per oltre venti minuti a causa dell’eccessivo affollamento dei vagoni.

«Il controllore ha addirittura invitato parte dei viaggiatori a scendere volontariamente, così da permettere al convoglio di ripartire», denunciano Paonessa e Rossi, sottolineando come la situazione sia ormai fuori controllo.

“Così si mina la fiducia nel trasporto pubblico”

I due consiglieri, pendolari essi stessi della tratta, descrivono un clima di crescente frustrazione tra chi ogni giorno è costretto a usare il treno per motivi di lavoro o studio.

«Tutto questo rischia di minare l’affidabilità del trasporto pubblico come alternativa all’auto privata, penalizzando gravemente gli utenti della linea», spiegano.
E aggiungono: «Viviamo questa incertezza in prima persona: non è accettabile partire senza avere la sicurezza di arrivare puntuali. Le infrastrutture hanno bisogno di manutenzione, programmazione dei lavori, attenzione e investimenti».

Pur ricordando di aver ottenuto, dal 15 giugno, l’aggiunta di due treni sulla Torino-Milano, i consiglieri sottolineano che questo non basta «se la quotidianità di chi viaggia continua a essere segnata da disagi e imprevedibilità».

“Servono risposte e misure urgenti”

Le segnalazioni non provengono solo dagli esponenti politici: comitati, associazioni e coordinamenti di pendolari hanno più volte denunciato la situazione attraverso canali ufficiali e iniziative pubbliche.

«Abbiamo interrogato l’Assessore», spiegano Paonessa e Rossi, «per capire se la Regione abbia richiesto chiarimenti al gestore del servizio e quali misure intenda adottare. Vogliamo sapere qual è la dotazione effettiva dei treni e quali azioni urgenti verranno messe in campo per porre fine ai continui sovraffollamenti e disservizi».

Mentre aumentano le richieste di interventi concreti, i pendolari continuano a convivere con ritardi e difficoltà quotidiane. L’auspicio è che Regione e gestori ferroviari possano arrivare presto a un piano di miglioramento capace di restituire efficienza e affidabilità a una delle principali direttrici del Nord Italia.