Nella mattinata di venerdì 10 ottobre, ai piedi del grattacielo della Regione Piemonte, si è svolto un partecipato presidio organizzato per denunciare le problematiche e le numerose criticità del sistema dei trasporto pubblico piemontese.
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Trasporto locale, presidio al Grattacielo della Regione Piemonte
La manifestazione è stata promossa da CGIL, Legambiente, COMIS, Libera, Federconsumatori e Fridays for Future, Arci e Unione universitari (UdU).
“Il diritto alla mobilità non deve essere un lusso”
Numerosi ed articolati gli interventi che si sono succeduti, mentre una delegazione dei promotori è stata ricevuta dai vertici della Regione. Fra i temi principali negli interventi, la richiesta di un trasporto pubblico locale piu capillare ed affidabile, ma anche economico perché il diritto alla mobilità non deve diventare una sorta di lusso per pochi. Così come si è parlato di riapertura delle linee ferroviarie sospese e di un trasporto pubblico per quanto possibile decarbonizzato e maggiormente sostenibile dal punto di vista ambientale.
Il tema della Chivasso – Asti
Anche Sinistra Ecologista Chivasso era presente con uno striscione per chiedere la riapertura della linea ferroviaria Chivasso-Asti. Tra i partecipanti, il segretario cittadino Frediano Dutto e l’assessore Fabrizio Debernardi.
Il comunicato del Pd
Per il PD, erano presenti Nadia Conticelli, vicepresidente II Commissione Trasporti, e i consiglieri Alberto Avetta e Simona Paonessa.
“Abbiamo partecipato con i colleghi del Comune di Torino alla manifestazione della Felt Cgil sotto il palazzo della Regione, una presenza doverosa per segnalare la situazione di forte crisi e difficoltà del trasporto regionale piemontese, i continui disagi con stop e interruzioni che rendono difficilissimo, per pendolari e studenti, raggiungere il capoluogo o spostarsi dalle altre province. Il disservizio è palese anche nel nodo metropolitano con il sistema SFM che è in potenza un’ottima rete di integrazione dell’area vasta e di completamento del sistema tpl torinese, ma che viene costantemente vanificato dalle ripetute interruzioni dei lavori su linee importanti come la canavesana e le linee di collegamento con l’aeroporto. Nei giorni scorsi, al netto delle interruzioni per le manifestazioni, la linea Cirié ha subito ritardi e vere e proprie interruzioni per problemi tecnici sulla tratta di corso Grosseto e Venaria che hanno impattato sugli orari di tutto il nodo torinese. “Lunedì mattina i pendolari che da Cuneo dovevano raggiungere Torino sono rimasti bloccati sul treno che non si è mosso dalla stazione per un problema alle porte. “La linea Torino-Milano è diventata l’emblema del disagio per migliaia di pendolari delle province di Vercelli, Biella e Novara. Studenti e lavoratori, che ogni giorno dipendono da questo servizio essenziale, si ritrovano prigionieri di una situazione insostenibile: prezzi in aumento, ritardi sempre più frequenti e materiale rotabile vecchio e inadeguato fanno parte di un quadro aggravato da stazioni sempre meno sicure e accessibili. “Il sindacato questa mattina ha sollevato le problematiche relative alle fasce più esposte dell’utenza: gli anziani e gli studenti. Su questi ultimi pesano anche i costi oltre ai disservizi. Con l’abbonamento gratuito agli studenti universitari torinesi si è aumentata la disparità fra i territori e penalizzata la scuola dell’obbligo. Su questi temi presentiamo settimanalmente interrogazioni in consiglio regionale, ma non si può trattare questo tema spezzettandolo. Chiediamo che ci sia un confronto sulle scelte strategiche e sugli investimenti che la giunta regionale intende mettere in campo per il trasporto pubblico”.