Trent'anni dall'alluvione, un corteo fino al ponte sul Po
È l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale per martedì 5 novembre
Un corteo silenzioso da via Marconi, l’area urbana delle scuole danneggiate dalla Grande Alluvione, al ponte sul fiume Po che il nubifragio del 1994 distrusse in una sera.
Trent'anni dall'alluvione, un corteo fino al ponte sul Po
È l’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale per martedì 5 novembre, dalle ore 11, nel trentennale di quel drammatico fatto. Autorità, forze dell’ordine, studenti, associazioni, cittadini e protagonisti di quell’episodio indimenticato formeranno il corteo che culminerà presso la stele realizzata in memoria di Marino Borca, il capo squadra dei Vigili del Fuoco che il 5 novembre del 1994, insieme ad altri volontari, salvò un automobilista rimasto sul ponte del Po, prima che questo crollasse sotto la furia
delle acque.
Il convegno di sabato
La manifestazione segue il partecipato convegno che sabato scorso è stato organizzato in Teatrino Civico dall’amministrazione comunale, in collaborazione con il circolo di Santa Barbara. «Ogni piemontese ricorda quelle giornate di paura e fango che hanno condizionato le vite di tutti e di ciascuno, in un modo o nell’altro – ha detto il sindaco Claudio Castello nel suo intervento -. Quella calamità cambiò anche l’aspetto di ampie aree. La risposta dello Stato e della società tutta fu corale ed eccezionale: un modello di forte solidarietà per un territorio in ginocchio. Nel 1997, tre anni dopo la Grande Alluvione, fu completata la ricostruzione del ponte sul Po; l’economia, già duramente provata dalla chiusura dello stabilimento Lancia, reagì, ridestandosi con coraggio ed energia. Da allora – ha continuato il primo cittadino di Chivasso - cambiò anche il modo di concepire l’ambiente. Non è un caso se abbiamo lavorato all’argine di ogni corso d’acqua che attraversa la città o se abbiamo opposto un secco “no” alla cementificazione, se abbiamo perseguito il drenaggio sostenibile con pavimentazione permeabile ed il nuovo asfalto dell’autostrada sia stato progettato e realizzato con questi criteri».
Coinvolte le scuole
Il coinvolgimento delle scuole nella manifestazione di martedì prossimo non è casuale. «Gli istituti Marconi, Cosola ed Europa Unita nel novembre del 1994 – ha ricordato l’assessore comunale all’Istruzione, alla Cultura e alle Politiche giovanili Gianluca Vitale - furono invase dall'acqua e furono rese per un periodo di tempo inutilizzabili. Come amministrazione e come assessore, credo che la partecipazione dei ragazzi che oggi frequentano quelle scuole, in quegli stessi edifici, possa servire a costruire una memoria collettiva generazionale in cui si possa comprendere il valore delle cose, delle
persone, degli atti eroici, delle istituzioni e di chi al tempo si è prodigato per lenire il dolore
e le difficoltà di quei giorni nefasti».
Il riconoscimento della Regione Piemonte
Mercoledì 6 novembre infine, il sindaco Claudio Castello riceverà ad Alba il riconoscimento della Regione Piemonte per lo straordinario impegno che la Città di Chivasso profuse contro la Grande Alluvione. Le autorità regionali ricorderanno inoltre Francesco Lacelli, l’amministratore pubblico scomparso lo scorso mese di giugno, che gestì l’emergenza da primo cittadino dell’epoca.