la situazione

Troppo spesso al posto dei campi realizzano dei parchi fotovoltaici

L’agricoltura è in sofferenza: Actis Perinetto fa un’attenta analisi sulla situazione

Troppo spesso al posto dei campi  realizzano dei parchi fotovoltaici

Agricoltura locale in sofferenza? Segnali abbastanza preoccupanti sono sotto gli occhi di tutti.

Troppo spesso al posto dei campi realizzano dei parchi fotovoltaici

Oramai siamo in molti a passeggiare non solo più nei centri abitati, ma anche nelle strade poderali o percorsi non asfaltati che attraversano o costeggiano aree agricole.
Ed è proprio andando a piedi che si ha la possibilità di cogliere aspetti più mirati di un territorio che si pensa, o si pensava di conoscere nel dettaglio.
Un esempio? La scoperta concreta di aree agricole non più coltivate e con confini non più ben delineati e spesso ricoperti di rovi.
Incuria o abbandono? Forse un po’ entrambe le cose.
«È una brutta situazione – dichiara Lodovico Actis Perinetto presidente del Consorzio del Canale Demaniale di Caluso e agricoltore – bisogne esaminare le concause che hanno contribuito a determinare la situazione attuale dell’agricoltura locale.
Da un lato sicuramente i costi, io stesso mi sto chiedendo se è ancora utile seminare il grano e mi faccio questa domanda perché non ci sono più utili in questa coltivazione.
D’altro canto, non possiamo seminare e coltivare solo mais, la resa è maggiore certo, ma necessita di molta acqua.
E poi ci sono i controlli serrati sui prodotti utilizzati, ad esempio i fitofarmaci».

Nel settore agricolo di investimenti non ne sono mai stati fatti

Cause burocratiche e decisioni prese dall’alto dunque tra le cause, o c’è dell’altro? «Ci sono anche delle ragioni diciamo fisiologiche che contribuiscono a generare la situazione agricola attuale – dice Actis Perinetto – la nostra è un’agricoltura di mantenimento, non di miglioramento e di innovazione, un fatto legato all’avvento dell’industria sul territorio e per fare qualche esempio mi riferisco a Olivetti, Lancia, piuttosto che Bull o Honeywell.
Nel settore agricolo di investimenti non ne sono mai stati fatti, si è sviluppata solo una volontà conservatrice». Parliamo di una situazione stabile o in potenziale evoluzione? «Esite la possibilità che un numero di proprietari vendano i terreni – dice ancora Lodovico Actis Perinetto – e che la posto di attuali campi o prati nascano parchi fotovoltaici o agrivoltaici».