il ricordo

Un bosco per Lorenzo Vinci

Scomparso a luglio, aveva dedicato la sua carriera a creare un mondo più giusto, più equo e più solidale

Un bosco per Lorenzo Vinci
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«Il Bosco di Lorenzo – un progetto generativo» nasce per ricordare e onorare la vita del calusiese Lorenzo Vinci, scomparso prematuramente il 3 luglio 2022.

Un bosco per Lorenzo Vinci

«Il Bosco di Lorenzo – un progetto generativo» nasce per ricordare e onorare la vita del calusiese Lorenzo Vinci, scomparso prematuramente il 3 luglio 2022: Lorenzo aveva scelto di orientare la propria carriera ed il proprio impegno a quelle realtà che rispecchiavano i suoi ideali di un mondo più giusto, più equo e più solidale, centrandola, anche forzando un po' gli ambiti della sua laurea in giurisprudenza, sulla finanza etica e l’economia sociale.
Ta i suoi tanti impegni professionali si ricordano la presidenza di MAG4 Piemonte, storica cooperativa della finanza etica torinese, la direzione di «InVerso», incubatore di imprese sociali del Comune di Roma, e l’incarico in Banca Etica presso l’Ufficio Modelli di Impatto e VSA (Valutazione Socio-Ambientale).

Chi era Lorenzo?

Lorenzo Vinci ha sempre avuto un vivo interesse verso l’agricoltura sostenibile e l’ambiente, testimoniato anche dall’impegno in qualità di Presidente di AIAB Piemonte (Associazione Italiana Agricoltura Biologica).
A latere l’amore per il teatro, condiviso con il fratello Mario, nato quando Lorenzo giovanissimo “batteva” la provincia torinese con lo storico GTT, gruppo teatro territorio, al seguito del geniale regista Gianni Serra. Negli anni ha sempre coltivato questa passione, a volte calcando la scena e in altri periodi quale spettatore attento e appassionato.
Nella vita privata, da orgoglioso nativo del quartiere operaio di Santa Rita a Torino si è ritrovato a vivere prima nelle colline di Gassino e poi in mezzo ai campi del Canavese. Man mano ha sviluppato un amore verso la natura, un orticello nel giardino, e, negli ultimi anni, il sogno utopico di «fare un bosco», guidato dal desiderio di riconquistare gli spazi antropizzati e industrializzati della campagna per restituirli al caos vitale degli ecosistemi naturali.
Orgogliosi di portare avanti i suoi ideali, gli amici e i familiari, insieme all’Azienda agricola La Piemontesina di frazione Mandria, la Cooperativa sociale «L’Arcobaleno», lo Studio di architettura di Maurizio Fassio e Banca Etica, hanno deciso di realizzare tutti insieme «Il Bosco di Lorenzo», per creare un piccolo bosco e un’area di sosta, lanciando una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

L'attività

Il bosco proposto sarà composto da un misto di alberi forestali ad alto fusto, con un ciclo di vita più lungo, e un misto di alberi da frutto e arbusti, per permettere l’alimentazione e il rifugio agli animali selvatici.
L’area di sosta, invece, vuole essere uno spazio vivo e accessibile, per tutte le persone che partecipano al progetto e per tutti gli eventuali visitatori «di passaggio».

Una prima fase di piantumazione avverrà entro febbraio 2023, con una giornata di lavoro collettivo alla quale potranno partecipare donatori e amici. Tra la primavera e l’estate 2023 verrà completato l’allestimento dell’area sosta per poi, sulla base degli eventuali ulteriori fondi raccolti, procedere ad una seconda fase di piantumazione tra novembre e dicembre 2023.
Dato l’amore e l’esperienza di Lorenzo in campo teatrale, l’idea guida per l’area sosta è quella di uno spazio scenico molto naturale e ben integrato con l boschetto circostante, sfruttabile anche per attività teatrali, strutturata quindi in modo tale da avere uno spazio scenico e uno spazio per gli spettatori.
L’area individuata è di circa 70 per 100 metri, confinante con strada sterrata sui lati sud e est, a ovest un sentiero utilizzato per attività ippiche e podistiche la divide da una cava recintata e non più utilizzata che dovrebbe venire riempita e utilizzata per un possibile parco fotovoltaico.

Sul confine sud-est vi sono già degli alberi grandi che costeggiano la sterrata. Nei pressi dell’angolo nord-ovest c’è un grande pioppo sotto il quale un tronco a terra accoglie l’angolo delle fiabe dei bimbi dell’agriasilo.
«Il progetto - spiegano i referenti - si muoverà nella direzione di creare delle maestose quinte boschive vegetali verso le zone meno interessanti (tralicci e smistamento dell’energia elettrica) per aprirsi al paesaggio delle alpi, delle colline e dell’abitato storico.
All’inizio dell’area verrà proposta una piantumazione più rada e bassa, con alberi da frutta, identificando un’area di ingresso/accoglienza al bosco. Successivamente i percorsi tra la natura accompagneranno i visitatori verso aree più protette e raccolte, ma sempre cercando di mantenerne dal loro interno un incontro con il paesaggio come precedentemente accennato. Con il solo uso di piantumazioni arboree si cercherà di caratterizzare gli spazi, ed essere partecipi di un territorio più vasto, dalle Alpi alle colline, da La Mandria di Chivasso alla Basilica di Superga.

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