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«Un mezzo elettrico a guida autonoma sulla Chivasso - Asti»

Il primo cittadino di Cavagnolo ha fatto pervenire la proposta del «trolley bus» al presidente Alberto Cirio

«Un mezzo elettrico a guida autonoma sulla Chivasso - Asti»
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Un «trolley bus» elettrico, a guida autonoma e ad emissioni zero da far correre, come una «micro metropolitana», lungo i binari della Chivasso - Asti.

«Un mezzo elettrico a guida autonoma sulla Chivasso - Asti»

La proposta (che dal punto di vista tecnico - con le debite modifiche - sembra essere fattibile) arriva dal sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza, che dopo aver letto sui social un post del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha lanciato il classico sasso nello stagno, cercando poi la sponda degli altri amministratori locali.
Il punto di partenza sono le poche righe pubblicate la scorsa settimana da Cirio dopo la presentazione del trolley bus: «È un esemplare unico al mondo ed è qui grazie a Blue Engineering e alla sua capacità di fare impresa, e grazie ai fondi europei per la ricerca e lo sviluppo che la Regione Piemonte è riuscita a ottenere a Bruxelles e portare in questa e in altre aziende del Piemonte».

La proposta di Gavazza

A questo punto, Gavazza non si è lasciato scappare l’occasione ed ha preso virtualmente carta e penna: «Presidente Cirio, perché non sperimentare l’utilizzo di questo mezzo elettrico a guida autonoma nel tratto ferroviario tra Chivasso e Cavagnolo / Brozolo?
L’attivazione di una navetta ecologica con corse frequenti permetterebbe finalmente di migliorare la qualità del servizio per i passeggeri mantenendo l’utilizzo dei binari ai fini del trasporto pubblico locale.
Allo stesso tempo un sistema di trasporto a guida autonoma avrebbe costi di esercizio nettamente inferiori rispetto al treno e almeno pari ai pullman, con l’obiettivo strategico della sostenibilità economica e ambientale.
Sarebbero solo 13 chilometri tra Chivasso e Cavagnolo / Brozolo, continuiamo a lasciarla sospesa o cogliamo l’opportunità per riattivarla in modo innovativo e sostenibile?».
A parte le immancabili critiche degli ultras «o treno o morte», dai cittadini sono arrivati commenti favorevoli alla proposta di Gavazza, proposta che potrebbe garantire una mobilità locale abbassando i costi di gestione tipici di una linea ferroviaria pura.
La Chivasso - Asti era stata messa in sicurezza lo scorso anno da parte della Fondazione FS, e ora è utilizzata solo per alcuni treni storici e turistici «da - a» (come quello previsto per domenica 14 maggio con partenza da Cuneo e arrivo a Torino, con sosta tecnica di una ventina di minuti - e «piatto del viaggiatore» proposto dalla Pro Loco di Montiglio...) ma senza nessuna certezza su un effettivo ritorno sui binari del traffico «commerciale».
Una soluzione del genere potrebbe poi rispondere ad esigenze iperlocali lungo la rete delle ferrovie «sospese» piemontesi, dato che (ad esempio) se da i Montechiaro possono non avere necessità di arrivare a Chivasso potrebbero avere molto interesse a raggiungere Asti in tempi rapidi.

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