CRESCENTINO

Un vecchio monastero nascosto sotto la chiesa

Durante la conviviale del Rotary Club, illustrato il risultato dello studio effettuato con il georadar, finanziato dal sodalizio

Un vecchio monastero nascosto sotto la chiesa
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Archeologia prima dello scavo a San Genuario di Lucedio: nuovi dati dal georadar». Questo il tema della conviviale del Rotary Club Sant’Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino che si è tenuta lo scorso 19 aprile.

San Genuario di Lucedio

Prima dell’inizio lavori, il presidente del sodalizio Fabrizio Pissinis ha ricordato che il 13 luglio dello scorso anno si era tenuta una serata benefica per raccogliere fondi a favore di un progetto del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale per lo studio e la valorizzazione del Monastero medievale di San Genuario di Lucedio.

Grazie ai fondi raccolti, cui si sono aggiunte risorse ulteriori da parte del Rotary Club Sant’Andrea Vercelli-Santhià-Crescentino, del Rotary Club Vercelli, del Rotary Club Viverone Lago e del Rotaract Sant’Andrea, si sono potute avviare le prime fasi di attività di indagine a San Genuario. E proprio durante la serata sono stati presentati i risultati. Presente anche il sindaco di Crescentino Vittorio Ferrero e l’assessore Antonella Dassano.

Un vecchio monastero nascosto sotto la chiesa

La professoressa Eleonora Destefanis del Dipartimento Studi Umanistici e Francesca Garanzini della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio per le Province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola hanno delineato le principali valenze di un sito ancora poco noto, ma che, oltre all’eccezionale importanza storica e alla necessità di un’attenzione specifica per la sua tutela, ha grandi potenzialità anche per l’attrazione di un turismo culturale di qualità, interessato alla scoperta di uno dei più significativi centri del patrimonio culturale del Basso Vercellese.

«Attualmente il sito conserva resti molto significativi della chiesa, risalenti al periodo romanico, che sono stati studiati in occasione della tesi di laurea magistrale in Archeologia Medievale di Federica Pondrano, con risultati già importanti per la ricostruzione storica e architettonica del complesso, ma che solo una indagine archeologica approfondita potrà confermare, riportando alla luce le strutture più antiche del monastero, legate ai primi secoli dopo la sua fondazione. - hanno spiegato le relatrici - Ma lo scavo vero e proprio, che permetterà di acquisire elementi di certezza, prevede alcune “tappe di avvicinamento”, prima fra tutte la realizzazione di un’indagine con georadar, strumento che consente di effettuare una mappatura del sottosuolo senza ancora intaccare il terreno, estremamente utile per formulare la migliore strategia delle successive fasi di scavo. Nello scorso autunno, l’Università e la Soprintendenza hanno realizzato questa indagine, grazie alla quale è stato possibile individuare numerose strutture sepolte. In particolare, all’interno della chiesa, nel piazzale antistante e nell’ampia area aperta sul lato sud della chiesa stessa, ove sembra concretizzarsi l’ipotesi che essa sia da associare all’antico chiostro del monastero».

Nell’ambito del progetto di ricerca si sta organizzando un convegno internazionale dal titolo «Da San Genuario all’Europa: monasteri e acqua, monasteri in terre d’acqua» che si terrà a Crescentino dal 18 al 20 maggio prossimi.

Il sindaco di Crescentino, nell’esprimere apprezzamento per il contributo che i Rotary Club vercellesi ha ribadito la volontà dell’Amministrazione, della Parrocchia dei Santi Genuario e Silvestro e dell’Arcidiocesi di Vercelli di proseguire nella valorizzazione dell’importante sito oggetto di studio.

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