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Viabilità ospedale, le minoranze critiche: «Si può modificare»

Marta e Tappero: «Le soluzioni ci sono, ecco quali». Anche Prestia all’attacco sul cavalcavia: «Va aperto subito»

Viabilità ospedale, le minoranze critiche: «Si può modificare»
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Forza Italia attraverso le consigliere comunali Clara Marta ed Emanuela Tappero interviene sulla questione della viabilità problematica nei pressi dell’ospedale.

Viabilità ospedale, le minoranze critiche

Il gruppo consigliare si dice sorpreso dalla inerzia dell’Amministrazione sulla ormai annosa questione riguardante il cavalcaferrovia di via Regis in zona ospedale. Critica: «E’ rozzo ed offensivo l’intervento di replica del sindaco Castello all’ennesima interrogazione delle opposizioni che chiedevano informazioni sulle iniziative che l’amministrazione intendeva assumere per risolverli. La risposta del sindaco non merita di perdere tempo, se non quello necessario a manifestare il nostro sdegno per il basso livello dimostrato nel dare dei “pazzi” a suoi predecessori, accusandoli di aver fatto carriera politica a scapito della Città. Affermazioni che dimostrano bassezza d’animo, gelosia per i successi altrui e pochezza di argomenti con i quali rispondere in modo convincente ai problemi esistenti e posti con educazione dagli interroganti».

Marta e Tappero

Entrando nel merito del problema più volte posto i Marta e Tappero mettono in evidenza: «Non servono roboanti “tavoli presso la Prefettura” con tutti gli Enti del mondo, comprese magari le Nazioni Unite, ma che sarebbe sufficiente dialogare con gli uffici tecnici dell’Asl To 4 per trovare insieme soluzioni pratiche per migliorare gli accessi ordinari e delle ambulanze lato cavalcaferrovia di via Regis e verificare la possibilità di creare un ingresso lato corso Galileo Ferraris per i pedoni residenti in città, che quindi non arrivano in auto, oltre a realizzare sempre da quel lato un punto di sosta breve per le auto che trasportano persone con difficoltà di deambulazione».
Proseguono: «Su tutto questo pesa la incomprensibile ed assurda volontà del Sindaco di non voler firmare l’ordinanza per aprire al traffico il nuovo cavalcaferrovia in sostituzione del passaggio a livello di via Mazzè pronto ormai da molti mesi. E’ evidente che poche auto passano da via Mazzè oggi perché sanno che c’è il passaggio a livello spesso chiuso, ma con l’apertura del nuovo cavalcaferrovia gradualmente molti automobilisti provenienti da nord e diretti verso corso Galileo Ferraris cambierebbero percorso fin dalla strada del Bennet o al massimo all’altezza dell’area Tazzetti riducendo di molto il traffico davanti al nuovo ingresso dell’ospedale.
L’ostinazione con la quale il Sindaco rifiuta di voler aprire il nuovo cavalcafferovia, forse per provare ad ottenere altre opere in cambio da RFI con una convenzione peraltro già firmata e chiusa, oltre che velleitaria è dannosa per la viabilità della città e rischiosa per il Sindaco stesso. Cosa potrebbe pensare un Magistrato di fronte ad un fatto grave che dovesse mai accadere ad un malato trasportato in una ambulanza bloccata nel traffico in via Regis causato dalla incomprensibile volontà di non aprire il nuovo cavalcaferrovia (ex via Mazzè) tra via Rigazzi e Corso Galileo Ferraris? Fossi al posto del Sindaco firmerei urgentemente l’ordinanza di apertura…»

Caso Cavalcavia

Anche Bruno Prestia non è soddisfatto delle risposte avute in consiglio in merito alla sua interrogazione sul cavalcavia.
E spiega: «Partiamo dai fatti: le bugie raccontate da questa amministrazione in sede di Consiglio Comunale, in risposta sempre ai documenti precedentemente presentati. "È tutto pronto, si apre entro aprile, poi ancora no, poi si apre in estate, poi entro l'inverno, poi manca della documentazione da parte di RFI (che smentisce), fino ad arrivare al consiglio della scorsa settimana. Non si apre nulla.
Un'opera ormai completa da tempo, fiori di quattrini fermi lasciando un biglietto da visita veramente brutto, tipico dell'Italia delle grandi e medie opere.
Noi vorremmo sapere chi mente a chi, chi continua a mentire alla città ai nostri cittadini. Aprire quel cavalcavia andrebbe certamente a decongestionare parte di traffico che insiste su corso Galileo Ferraris e dunque, potenzialmente anche sul cavalcavia dell'ospedale, non è difficile da capire. Il cavalcavia deve essere aperto, anche senza la chiusura del passato a livello di via Mazzè. Il sindaco deve portare avanti le questioni sui dovuti tavoli, non dimenticandosi che gli accordi li ha presi lui, non i cittadini. Il progetto del polo scolastico di via Mazzè è noto da tempo, come si fa a non averne tenuto conto, come si fa a non aver analizzato la situazione veramente critica del cavalcavia dell'ospedale? I cittadini meritano rispetto e soprattutto, meritano di sapere la verità».

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