CRESCENTINO

«Vivere in questo alloggio popolare è impossibile: c’è muffa ovunque»

Una coppia denuncia la situazione di degrado nella quale è costretta a stare a San Genuario

«Vivere in questo alloggio popolare è impossibile: c’è muffa ovunque»
Pubblicato:

Case popolari. Una ferita aperta, molto aperta, soprattutto per chi vi abita al suo interno a Crescentino.

«Vivere in questo alloggio popolare è impossibile: c’è muffa ovunque»

Case popolari. Una ferita aperta, molto aperta, soprattutto per chi vi abita al suo interno a Crescentino. Certo, ce ne sono di sanissime, di alloggi che nemmeno sembrano di edilizia popolare. Ma ce ne sono altre, come segnala una coppia di residenti, che invece avrebbero necessità di una forte manutenzione.
Marco Capriolo e Giovanna Mazzola abitano in una casa popolare di San Genuario, più precisamente in via Cavour 35.
«Mio marito abita qui da 25 anni, era assegnatario con i suoi genitori. Io invece abita qui da due anni - spiega Mazzola - Come si può vedere dalle immagini, la nostra casa è in una condizione disastrosa. C’è troppa umidità, le pareti sono piene di muffa. I muri si scrostano. Insomma, una situazione malsana. Per non parlare di quando piove: in quel caso abbiamo tutta l’acqua in casa.
Io da quando vivo in questo alloggio ho dei dolori tremendi, anche alle mani.
La scorsa estate abbiamo chiesto l’intervento della polizia municipale che ha verificato la situazione. Anche loro ci hanno detto che non era sana, ma non hanno fatto nulla.
Così, abbiamo chiesto di cambiarci alloggio. Ma nulla. Ad oggi siamo ancora qui».

Il caso

Giovanna e Marco non sanno come fare: «Quando si è rotta la caldaia l’abbiamo dovuta sostituire noi. O meglio grazie ad un famigliare che ci ha fatto l’intervento senza chiederci nulla. Era impossibile stare senza riscaldamento, faceva troppo freddo. Così anche le porte ci è stato detto che dobbiamo cambiarle a nostre spese. Ma noi non possiamo permettercelo. Siamo due disoccupati, con il Reddito di Cittadinanza e la pensione di invalidità riusciamo ad arrivare a malapena a fine mese. Non possiamo permetterci altre spese.
Quindi chiediamo solamente una casa sana dove vivere per non ammalarci ulteriormente. Noi siamo già in una situazione di forte difficoltà».
La coppia si augura che al più presto il Comune possa aiutarli, possa dargli un alloggio «sano».

Seguici sui nostri canali