Se l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Claudio Castello era (davvero) quello di garantire «una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente», possiamo affermare senza paura di essere smentiti che il fallimento è stato totale.
ZTL scolastica, una trappola per topi
Stando ai primi dati, infatti, per quattro giorni a settimana (di mercoledì il dato cala drasticamente per le chiusure dei viali legate al mercato) le telecamere registrerebbero una media di 120 passaggi non autorizzati, che moltiplicati per i 168 euro di verbale fanno la bella cifra di 20 mila 160 euro al giorno, 80 mila 640 euro a settimana (sempre per i quattro giorni) e 322 mila 560 euro al mese.
Per i nove mesi di apertura delle scuole, ciò si traduce (sempre in teoria) in 2 milioni e 900 mila euro di sanzioni elevate nel nome della sicurezza, quando è palese che lo stesso lavoro delle telecamere lo avrebbero fatto i Nonni Vigile o gli agenti della Polizia Locale. Anzi, è poco probabile che ogni giorno 120 auto abbiano cercato di investire un nonno vigile violandone l’alt… Quantomeno, lo avremmo saputo.
Se invece, come appare molto più probabile, i nuovi varchi elettronici sono stati installati per portare soldi nelle casse di Palazzo Santa Chiara, la Giunta (sempre stando ai numeri di cui sopra) non avrebbe potuto fare di meglio.
E se, permetteteci una battuta, qualche mese fa il comandante della Polizia Locale Marco Lauria era stato criticato per aver acquistato una Alfa Romeo Tonale, ora sotto l’albero di Natale potrebbe trovare una Lamborghini…
Ma andiamo con ordine.
Il caso
Da un paio di settimane, dopo un periodo di sperimentazione, è entrata in vigore la nuova ZTL Scolastica nei pressi dei vari istituti chivassesi.
Se alla Blatta o a Castelrosso non ci sono particolari problemi, davanti alla «Marconi» la situazione cambia, anche perché i viali Vittorio Veneto e Matteotti sono da sempre considerati una circonvallazione cittadina.
E così, stando ai dati forniti ufficiosamente dal Comune, ogni giorno sono in media 120 gli automobilisti (ma secondo alcune indiscrezioni sarebbero molti di più) che a stretto giro ricevono un verbale da 168 euro più 10,50 euro di spese, che scendono a 117,60 euro (sempre più le spese) se pagati entro cinque giorni dalla notifica.
Al momento sembra che non ci siano ancora stati ricorsi, anche se c’è già chi ha puntato il dito sulla cartellonistica (quella già posizionata è poco leggibile) che, di fatto, impedisce di tornare sui propri passi pur essendosi accorti dell’errore.
Chi arriva da via lungo piazza d’Armi, ad esempio, vede il segnale luminoso della ZTL solo dopo dopo aver attraversato il viale vero e proprio (al momento la visuale è coperta dai rami degli alberi) con l’idea di svoltare a sinistra verso la Marconi.
A questo punto, l’automobilista può solo scegliere il male minore: avanzare comunque e incorrere in una sanzione da 168 euro, svoltare a destra contromano verso il «Pastore» (da 167 a 665 euro di multa e quattro punti in meno sulla patente) o fare inversione «a U» nell’incrocio (da 84 a 335 euro).
Quasi lo stesso accade nel senso opposto, all’incrocio con via Po, dato che l’unica soluzione per non entrare in ZTL resta una «retromarcia» in mezzo al traffico.
Per assurdo, invece, arrivando da via Caduti si può svoltare in via del Collegio e finire in via Marconi, proprio davanti all’ingresso della scuola, senza incorrere in nessun problema.
La parola ai commercianti
Giovanni Campanino, al timone di «Giocarpensando» ed ex presidente dell’Ascom, ritiene il provvedimento «Assurdo. C’è qualcosa che non va nel modo in cui vengono applicate queste normative. Ho letto l’ordinanza e applicheranno la ZTL Scolastica in tutte le zone possibili di Chivasso: ora alla Blatta, alla Marconi e a Castelrosso, poi praticamente davanti a tutte le altre scuole.
Si parla di sicurezza, ma quella c’era con il Nonno Vigile e la transenna: se passano 120 auto al giorno in orari vietati, la sicurezza dov’è?
Le aree scolastiche non sono tutte uguali: via Blatta, pur essendo una via di raccordo importante, non ha parcheggi o attività commerciali. Nel viale, invece, ci sono negozi e parcheggi “bianchi”: per assurdo entro con il verde, parcheggio vicino alla telecamere e non posso più muoverla in orario di ZTL Scolastico.
E’ successo ad una donna, ha ricevuto la multa lunedì pur avendo chiesto lumi alla Polizia Locale…
Come commerciante ho chiesto un “pass” e mi è stato risposto che questo era solo per i residenti, poi ho scoperto dal sito del Comune che il permesso è stato dato agli insegnanti: questo lo trovo scorretto, non c’è un minimo di proporzionalità.
Come è stato applicato in viale Matteotti, la ZTL Scolastica è una decisione restrittiva rispetto a come, con maggior sicurezza, la situazione era gestita fino allo scorso anno, quando veniva chiuso solo il lato sud del viale. Ora l’addetto è stato messo su via Caduti, dove non c’è mai stato un problema. Se lo spostassero sul lato nord dei viale potrebbero tranquillamente togliere le telecamere dal lato di via Po permettendo alle auto di raggiungere piazza d’Armi.
E non dimentichiamoci che, superato il viale “sud” (da piazza d’Armi a via Po) gli studenti hanno già uno spazio sicuro, il viale alberato. A questo punto, chiudiamo l’intera città.
Questo, purtroppo, sarà solo l’ennesimo provvedimento che svuoterà Chivasso, una decisione che non tiene conto delle esigenze del commercio cittadino in una situazione ai minimi storici tra post Covid, vendite on line e grande distribuzione.
Mi spiace che l’Ascom non abbia preso posizione, anche perché il Comune ha dimostrato di poter anche fare dei passi indietro, come avvenuto per le strisce blu in viale Vittorio Veneto».
I commercianti della zona hanno dato via ad una raccolta firme per chiedere al Comune di tornare sui propri passi, e sarebbero già decine e decine le adesioni.