A Chivasso, posa la spesa in auto, le rubano la borsa e le svuotano il «conto»
La donna mette in guardia le persone in modo tale che non si trovino in questa situazione.

Una donna, nei giorni scorsi ha posato la spesa in auto, le hanno rubano la borsa e le hanno svuotato il «conto». Eì accaduto nel parcheggio del Lidl di Chivasso.
Le rubano la borsa
Ha ancora tanta rabbia ed è spaventata Morena quando racconta quello che è successo alcuni giorni fa. Una storia quella che l’ha vista suo malgrado protagonista che sembra avere quasi dell'incredibile, uno di quelle storie che spesso si ascoltano, ma che si pensa non debbano mai capitare a noi, o perlomeno pensiamo sempre che possano accadere solo in luoghi lontani dai nostri.
I fatti
Questa storia è accaduta invece proprio a Chivasso. «Ero andata a fare la spesa al Lidl e stavo caricando le borse in macchina, ho preso la mia borsetta e l'ho posata sul sedile».
Aggiunge la signora: «Un gesto questo che non faccio mai, ma visto che avevo molte buste, la borsa a tracolla era d’ingombro e così ho deciso di posarla. Poco dopo è passato un uomo e mi ha chiesto indicazioni su dove fossero i carrelli del supermercato. Io ho risposto prontamente, sono una persona che ascolta e che considera chi si trova attorno. E così mi sono voltata e ho indicato il carrello.
Nello stesso istante anche lui ha indicato in quella direzione e a quel punto è scattato qualcosa dentro di me: ho capito che c'era qualcosa di strano, che non andava, e una volta che mi sono voltata verso la mia auto ho visto la portiera della macchina aperta.
Dall'abitacolo era sparita la mia borsa.
Ho iniziato ad urlare e un ragazzo è accorso. Ero completamente in tilt, il giovane accanto a me ha provato a comporre il numero del mio cellulare per vedere se sentivamo la suoneria, ma nulla.
Sono entrata all'interno del supermercato e ho saputo che purtroppo le telecamere puntano solamente all'ingresso e così non c'è stato nulla da fare. All'interno della borsa avevo i documenti, la carta di credito, la carta bancomat e sul telefono, seppur bloccato da una password, il pin della carta di credito.
Mi sono recata in caserma dai carabinieri a Chivasso, ho atteso un po' all'esterno e siccome non avevo risposta ho suonato ripetutamente e mi hanno detto che c'erano già altre persone in sala d’attesa.
Sono andata via e ho telefonato per bloccare le carte a quel punto ho scoperto che però nel giro di 20 minuti, mezz'ora massimo, erano stati effettuati degli acquisti in una profumeria per un valore complessivo di 420, erano stati prelevati 1750 euro dal mio conto con il bancomat e altri 250 euro con la carta di credito.
Sono poi andata a effettuare la denuncia presso la caserma dei carabinieri di Cavagnolo visto che abito in un paese lì vicino.
Ho contattato inoltre la mia banca che però purtroppo mi ha detto che non ho diritto ad alcun risarcimento in quanto ritengono che ci sia stata dell’incuria da parte mia nel custodire il pin del bancomat. A questo punto mi sorge anche un altro dubbio, ovvero temo di essere stata seguita anche durante tutto il percorso nel supermercato perché comunque i prelievi sono stati effettuati col bancomat e io nella borsa non avevo alcun pin del bancomat perché lo ricordo a memoria.
Sono arrabbiata e delusa, so che avrei dovuto chiamare in banca già nel parcheggio del supermercato, ma credetemi ero completamente in tilt, tutto è accaduto in pochi secondi.
E’ questa una situazione che mi ha spaventata, amareggiata, e delusa.
Oltre il danno anche la beffa. Infatti penso che siamo in mano a quattro balordi».
Mette in guardia le altre persone
Dopo quanto accaduto lo sconforto per Morena è davvero grande.
«Mi sento impotente e in qualche modo anche non tutelata.
Voglio raccontare questa storia in modo tale che nessuno possa trovarsi nella mia stessa situazione.
Voglio mettervi in guardia perché sono davvero numerosi e molteplici le scuse che i male intenzionati utilizzano.
Sono persone molto scaltre che giocano con la buona fede delle persone. Questa vicenda mi ha distrutta, sono demotivata, ho tanta rabbia dentro e da qual giorno non dormo più».