A Rondissone, latitante scappa sui tetti per sfuggire all'arresto
Da qualche tempo «rifugiato» in una palazzina del «2001».
A Rondissone, latitante scappa sui tetti per sfuggire all'arresto. Questa è una storia «vecchio stile», un’operazione condotta senza intercettazioni o altre tecnologie «moderne», ma solo con l’acume di carabinieri che hanno subito capito di avere tra le mani un caso decisamente scottante.
Latitante scappa sui tetti
A Rondissone, latitante scappa sui tetti per sfuggire all'arresto.
Si è chiusa nella mattinata di giovedì 16 maggio la latitanza di Dean Dragutinovic, 40 anni, originario di Milano ma da qualche tempo «rifugiato» in una palazzina del «2001» di Rondissone, palazzine popolari già teatro di numerosi fatti di cronaca.
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La vicenda
Quando alla sua porta hanno bussato gli uomini della Stazione di Verolengo, coordinati dai Marescialli Bruno Enrico Ajelli e Antonino Pane, supportati dai colleghi del Nucleo Radiomobile, Dragutinovic (catturando dal 2016 per un’ordine emesso dalla Procura della Repubblica di Verbania - deve scontare un anno e mezzo per furti) ha tentato una disperata fuga sui tetti, calandosi poi nel balcone di una vicina e cercando poi di arrampicarsi sul cornicione.
L'elicottero sui tetti
Una scena da film, che ha visto anche l’intervento di un elicottero del Nucleo di Volpiano.
Bloccato a fatica (un carabiniere è rimasto ferito), Dragutinovic è stato poi accompagnato in carcere ad Ivrea.