il caso

Abbattuto il mostro di Rondissone: il sogno del paese è diventato realtà

Dopo anni e anni di attesa, giustizia è fatta

Abbattuto il mostro di Rondissone: il sogno del paese è diventato realtà
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Lo scheletro di quell’albergo, quel luogo di disgrazia davanti al quale si passava e non si poteva non tornare con la mente a quel tragico giovedì 10 ottobre 2013, è stato abbattuto.

Abbattuto il mostro di Rondissone

E’ giovedì mattina quando i mezzi di lavoro arrivano in quel cantiere mai terminato di via Giovanni Pascoli. Quello che si vedeva chiaramente percorrendo via XX Settembre, sia quando si arriva da Chivasso sia quando si «usciva» dal paese e si viaggiava in direzione sia dell’area industriale che di Chivasso. Gli unici informati gli addetti ai lavori e gli uffici comunali.
Ma da lì a poco l’intero paese scopre, con grande stupore, ma con grande contentezza, che quel «mostro», perché così è stato definito da tutti, sarebbe stato cancellato. Giorni di lavoro per annientare una volta per tutte quella struttura che è stata lo scenario di un terribile incidente. Una tragedia nella quale perse la vita, in quello che doveva esser un sereno pomeriggio d’autunno, Davide Giovannini all’età di soli 13 anni. Un incidente assurdo, una morte alla quale nessuno riesce a dare un significato. Davide manca non solo alla sua famiglia, ma all’intero paese che ogni anno lo ricorda non solo con le funzioni religiose, ma anche con un memorial di basket al quale aderiscono decine e decine di ragazzi. E che, coincidenza vuole, si svolgerà proprio il prossimo weekend, ad una settimana dall’abbattimento di quel mostro.
Rondissone venerdì urla alla vittoria anche se la mente torna sempre a quel giorno. Scendono le lacrime, torna la rabbia. Ma ora quel mostro non c’è più. Nessuno rischierà più la propria vita recandosi lì.

Le parole del sindaco Magnone

Antonio Magnone, sindaco di Rondissone, attendeva da tempo che venisse abbattuto. E proprio mentre gli operai incaricati eseguivano il comando, lui commenta: «Era un sogno, il sogno per molti di noi cittadini di Rondissone, sicuramente per tutti coloro che hanno dovuto convivere per molti anni con dei ricordi difficili da dimenticare ed un'immagine impossibile da sopportare! Finalmente, come sperato più volte nel corso degli anni, la struttura soprannominata e conosciuta nel territorio come il “Mostro” è stata abbattuta. Dopo 50 anni dall’inizio della sua costruzione ed innumerevoli richieste, azioni e solleciti, il suo epilogo è giunto nelle giornate di giovedì e venerdì scorso. Tutto ciò doveva avvenire molto tempo prima, con più rapidità ed efficacia risolutiva, evitando ciò che è stato e che non doveva essere.
Il nostro dovere, tradotto in determinazione ed impegno sistematico, è stato quello di mantenersi informati costantemente sullo sviluppo del procedimento in corso, mettendo a disposizione delle parti interessate quanto possibile nelle nostre facoltà, le nostre competenze ed il nostro supporto.
Adesso è rimasto un vuoto, quel vuoto che mai come in questo caso è stato desiderato, quel vuoto che mai come ora ha riempito di gioia i cuori di tutti noi».

E oggi c’è chi dice che giustizia è stata fatta perchè per Rondissone non era importante solo la chiusura della discussione in tribunale, l’importante era l’abbattimento e mettere in sicurezza quell’area che ha fatto e faceva ancora oggi molta paura.
Ecco, questo capitolo è stato chiuso. Certamente nessuno dimenticherà mai quello che è successo, mai nessuno dimenticherà il giovane Davide.

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