Abbigliamento contraffatto sequestrato e donato
I capi non sono andati distrutti.
Abbigliamento contraffatto, sequestrato e donato dal Comando di Polizia di Barriera Milano di Torino. La scoperta in uno stabile di via Soana a Torino.
Abbigliamento contraffatto
Nei mesi scorsi, la polizia di Barriera Milano è intervenuta all’interno di uno stabile di via Soana a Torino. In uno dei box auto presenti nel cortile, è stato sorpreso un cittadino marocchino, H.M., 40 anni, senza fissa dimora che, di fatto, gestiva un deposito di abbigliamento contraffatto.
La perquisizione
All’interno del box auto perquisito nell’immediatezza, gli operatori hanno trovato giubbotti, tute, scarpe di vari marchi alla moda, tutti contraffatti. Inoltre, all’interno del locale c'era anche un sacco con all’interno le etichette di importanti griffe ancora da cucire sui capi. Erano Colmanr, Napapijri, K Way, Nike, Adidas, Dsquared e Timberland. Complessivamente, gli agenti hanno sequestrato 58 giubbotti, 18 tute sportive, 131 paia di scarpe ed 8 sciarpe.
Venduto al suk
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il materiale contraffatto veniva venduto dal cittadino marocchino al suk di via Monteverde. O in forma itinerante nei mercati di zona, per un prezzo oscillante, a seconda del capo, dai 20 ai 40 euro. Il valore dei capi originali oscilla fra gli 80 e i 280 euro.
La denuncia
H.M., accompagnato presso il commissariato Barriera Milano, veniva denunciato in stato di libertà per commercio di prodotti con marchi contraffatti.
La donazione
Nella mattinata di ieri, sabato 24 marzo, il materiale sequestrato e poi confiscato, non è stato distrutto ma è stato consegnato, privo dei marchi falsi, a famiglie di bisognosi della Chiesa parrocchiale “Risurrezione del Signore” di via Monte Rosa n. 150. Erano presenti, oltre a personale della Polizia di Stato di Barriera Milano, il parroco don Luca Cappiello, il presidente della VI Circoscrizione Carlotta Salerno, le suore e le volontarie della parrocchia e della Caritas.