Abusi edilizi al campo nomadi, il Comune: "Da abbattere"

Questo il provvedimento dell'Amministrazione di Claudio Castello.

Abusi edilizi al campo nomadi, il Comune: "Da abbattere"
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Abusi edilizi al campo nomadi, il Comune di Chivasso: "Da abbattere". Questo il provvedimento dell'Amministrazione di Claudio Castello.

Abusi edilizi al campo nomadi

Senza voler arrivare alle «ruspe» tanto care a Matteo Salvini (lontane per spirito e per idee politiche), anche l’Amministrazione comunale di Chivasso, guidata da Claudio Castello, ha deciso di usare il pugno di ferro contro gli abusi edilizi all’interno dei campi nomadi presenti sul territorio cittadino.

"Da abbattere"

«Sarà lunga - spiega l’assessore Pasquale Centin - anche perché per buttare giù una baracca servono almeno tre anni. Ma come possiamo chiedere il rispetto delle legge ai cittadini, anche nelle piccole cose, se poi tolleriamo queste situazioni che sono sotto gli occhi di tutti?». Il punto di partenza è l’ordinanza numero 594 del 3 dicembre, con cui si ordina la demolizione di una serie di illeciti edilizi riscontrati, in via Maestra di frazione Torassi, durante un sopralluogo effettuato lo scorso 29 settembre. «E’ stato riscontrato - si legge nel documento - che erano in corso d’esecuzione illeciti di natura edilizia, consistenti nella sopraelevazione di circa 60 centimetri all’imposta e 130 centimetri al colmo della copertura di container ad uso abitativo, in assenza di titolo abilitativo edilizio, già interessato dalla realizzazione di precedenti interventi di ristrutturazione con ampliamento del medesimo sempre in assenza di provvedimenti autorizzativi, oggetto peraltro di precedenti ordinanze di demolizione n. 353/13 del 23.08.13 (impugnata al TAR Piemonte con ricorso del 14.11.13 in attesa di sentenza) – n. 182/15 del 21.04.2015 (impugnata al Tar Piemonte con ricorso del 19.06.15 in attesa di sentenza) – n. 41/16 del 18.02.2016 (parzialmente ottemperata)».

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Gli interessati

Il provvedimento è stato eseguito nei confronti di Guglielmo Oberto, di Foglizzo, Giovanni Oberto, Fortunato Oberto e Ida Oberto, di Torino, e Alessandro Oberto, di Chivasso.
Ognuno di loro, per la propria competenza, dovrà demolire il tutto entro tre mesi. Ovviamente, salvo ricorso al Tar.

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