Addio al dolce sorriso di Arianna, aveva solo 29 anni
Un drammatico incidente ferroviario l'ha strappata ai suoi cari

«Incidente ferroviario». Due parole, nel primissimo pomeriggio di lunedì 19 maggio, hanno descritto nel freddo linguaggio dei verbali la tragedia avvenuta alla Stazione di Livorno, nel Vercellese, lungo la linea che collega Torino a Milano.
Addio al dolce sorriso di Arianna
Un incidente, saranno gli agenti della Polfer di Santhià a chiarirne le cause, che è costato la vita ad Arianna Cavallaro, 29 anni, dipendente di Poste Italiane a Cigliano, conosciutissima in paese per il suo grande impegno accanto ai giovani.
Il dramma si è concluso in pochi istanti, al passaggio di un regionale veloce diretto verso il capoluogo lombardo. La macchina dei soccorsi è scattata immediatamente, con l’invio sul posto di ambulanze del 118 e dei Carabinieri della Stazione di Livorno, ma per Arianna, purtroppo, non vi era più nulla da fare.
Sconvolti, i familiari di Arianna Cavallaro (la sua famiglia è molto conosciuta anche a Chivasso) hanno raggiunto viale IV Novembre in attesa delle decisioni della Magistratura Vercellese. Sul posto anche il primo cittadino, Franco Sandra, che con la Polizia Locale e i dipendenti comunali ha gestito, accanto ad RFI, il trasferimento delle centinaia di pendolari rimasti bloccati a Livorno su autobus che li hanno trasportati a Santhià o a Chivasso.
I ricordi
Numerose le persone che in questi giorni hanno voluto ricordare Arianna come la Consulta giovanile, organo di cui lei era parte: «Arianna non aveva bisogno di parole per farsi comprendere. La sua forza, sensibilità e impegno si riflettevano in ogni gesto e in ogni momento dedicato agli altri. Nel suo ruolo nella Consulta Comunale, ha sempre sostenuto con passione e dedizione iniziative che le erano particolarmente care, dimostrando un grande cuore e una generosità senza pari. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo, ma il suo ricordo, colmo di dolcezza e amore per gli altri, rimarrà sempre nei nostri cuori. Ci stringiamo con affetto alla sua famiglia, condividendo il dolore di questa grande perdita. Arianna era una persona veramente dolce e disponibile.
È sempre stata partecipativa e proattiva verso le iniziative rivolte alla comunità, soprattutto rispetto a quelle organizzate dalla Consulta dei Giovani. Nello specifico è anche grazie a lei che alcuni anni fa si era organizzato con la Scuola Secondaria di Primo Grado il primo incontro di sensibilizzazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare, molto importante per Arianna stessa. Questo incontro con i ragazzi e le ragazze è stato rinnovato fino ad ora tutti gli anni e ci impegneremo per far sì che continui ad esserci, perché sicuramente da oggi in poi assumerà un significato ancora più profondo per tutti noi ed è importante continuare a parlarne».
Così anche l'amica Simona Paonessa: «Una notizia scioccante. Sono rimasta incredula quando l’ho appresa e sono ancora sconvolta per il terribile accaduto.
Arianna era una ragazza gentile, sempre disponibile e pronta ad aiutare. L’ho conosciuta all’interno della Consulta Giovani di Livorno, di cui facevamo entrambe parte. Lei ci teneva molto a questo organo, a portare avanti eventi di svago e di formazione per i giovani, in particolare è stata tra le promotrici della giornata del fiocchetto Lilla nelle scuole per sensibilizzare sui disturbi alimentari. Era sempre presente, nonostante le difficoltà, a tutte le feste del paese, dalla Pesciolata alla Patronale, a servire tra i tavoli e aiutare gli altri appena se ne presentava occasione.
Purtroppo negli ultimi anni dovette affrontare delle grandi difficoltà, ma voglio ricordarla con il sorriso che la contraddistingueva durante quei servizi alle feste patronali».
Arianna era anche una volontaria dell'associazione Pro Loco di Livorno che attraverso il presidente Ivan Decaroli vuole ricordarla: «Arianna, era una ragazza solare, sempre sorridente, che trasmetteva entusiasmo e positività. Fin dal primo giorno in cui ha iniziato a collaborare con la nostra Pro Loco, ha mostrato uno spirito attivo e una disponibilità rara. Non c’era iniziativa in cui non volesse mettersi in gioco, non c’era fatica che la scoraggiasse.
Era il tipo di persona che non aspettava che le venisse chiesto qualcosa: lo faceva e basta, con il cuore. Sempre pronta ad aiutare, sempre con una parola gentile o una risata che alleggeriva l’atmosfera.
Ci mancherà tanto il suo entusiasmo, la sua gentilezza, la sua presenza discreta ma fondamentale.
Ma il suo ricordo continuerà a vivere in tutto ciò che ha fatto e nelle persone che ha incontrato».
E poi la sua leva, quella del 1995 di cui lei era capoleva: «Arianna era la nostra capoleva, insieme a Darko. Lei era perfetta per questo ruolo, sempre super organizzata e con voglia di fare. Mi ricordo, soprattutto nei giorni e nei mesi prima della nostra Leva dei 18 anni la sua forza, la sua tenacia di far sì che quella festa fosse perfetta per tutti, che tutti si trovassero bene e che fossero contenti di quell'esperienza. Si è sempre prodigata per far sì che fosse un evento indimenticabile per tutti e far sì che tutti si sentissero parte del gruppo. Durante tutti questi anni non ha mai smesso, nonostante i periodi difficili che ha passato, di mantenere il gruppo vivo e di organizzare cose insieme. Questa tremenda notizia ha colpito tutta la leva di Livorno del 1995 e ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno e a portato moltissimo dolore in tutti noi, anche perché quest'anno sarebbe stato l'anno dei 30 e ci avrebbe tenuto sicuramente ad organizzare qualcosa tutti insieme per festeggiare, ma senza di lei non sarà più lo stesso. Come Leva e come amici faremo di tutto per ricordarla e per farci sentire vicini alla famiglia in questo momento terribile. Siamo sicuri che lei non ci lascerà mai e sarà sempre con noi e noi la porteremo per sempre nei nostri ricordi di giovinezza».