Addio al venditore di scope
Giovanni Musso è stato una di quelle figure che hanno saputo tramandare il tipico e antico mestiere del paese
Giovanni Musso, mancato all’età di 88 anni, è stato una di quelle figure che hanno saputo tramandare di generazione in generazione il tipico e antico mestiere di Foglizzo, la vendita delle scope in saggina.
Addio al venditore di scope
Una folla commossa si è ritrovata mercoledì 12 aprile per dargli l’ultimo saluto ai funerali celebrati da don Gianmario Cuffia presso la parrocchia di Santa Maria Maddalena. Ad accompagnarlo, nel suo ultimo viaggio, non soltanto sono stati gli amici e i parenti ma pure i soci che con lui per anni hanno condiviso l’attività del Gruppo Anziani foglizzese.
I ricordi
«E’ stato un volontario molto attivo nell’ambito del nostro sodalizio - è il ricordo dell’ex vicepresidente del gruppo e suo amico Giuseppe Tua- Aveva ricoperto la carica di consigliere all’interno del nostro direttivo ma, in realtà, faceva un pò di tutto. Insieme abbiamo cercato di portare avanti l’attività della nostra associazione finchè abbiamo potuto. A causa della mancanza di ricambio generazionale è stato poi necessario chiuderla. Quando c’era bisogno di qualcosa Giovanni non mancava mai. Non c’era festa oppure gita che lui non si impegnasse ad organizzare. Era convinto che «regalare» questi momenti di svago alla gente più adulta fosse una delle più belle cose da fare nella vita. Si recava poi negli altri paesi per prendere parte alle iniziative di questo genere ricreativo. Insieme alla sua adorata moglie Rosina andava a ballare, e non mancava mai di partecipare agli appuntamenti proposti dal Centro Anziani di Strambino. Quando ho saputo che è improvvisamente mancato, è stato un duro colpo. Ci eravamo ancora visti due settimane fa al mercato, abbiamo scambiato quattro parole, stava bene e mai avrei pensato che quella sarebbe stata l’ultima volta che lo vedevo. E’ venuto a mancare un grande amico, e di lui, come di tutti gli altri rappresentanti del nostro direttivo già scomparsi, conserverò sempre un caro ricordo».
Tutti lo chiamavano il «ramaser», commerciante di scope in saggina. Lui andava fiero di questo mestiere che in passato portò alla notorietà il suo paese. Era uno degli ultimi ancora rimasti a Foglizzo a portare avanti una professione quasi ormai persa. Lui, come gli altri «ramaser», negli anni addietro andava a vendere le scope in saggina fuori paese, e persino lontano, qualche volta fuori Regione.
«Aveva girato tutto il Piemonte - ricorda l’amico Giuseppe Tua - Quelli era i tempi d’oro per il commercio delle scope. I posti che lui frequentava assiduamente nei suoi spostamenti di lavoro erano nel Biellese. Era bello vederlo passare sul suo furgone carico di scope. L’ha poi venduto non appena è andato in pensione. I suoi racconti sul suo lavoro non annoiavano mai, anzi. Rappresentavano una preziosa testimonianza di un tempo che non tornerà più».