CALUSO

Addio alla donna che si è sempre prodigata per il suo paese

Domiziana Magaton era una persona entusiasta ed intelligente con tanti sogni ancora da realizzare

Addio alla donna che si è sempre prodigata per il suo paese
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Un valore aggiunto per la comunità calusiese, Domiziana Magaton è stata questo e ha fatto sempre tutto con impegno, entusiasmo, cordialità, intelligenza, competenza.

Addio Domiziana

La malattia l’ha sopraffatta a 54 anni, lasciando nello sconforto i familiari, tra i quali la sorella Sara e il fratello Dario, il marito Gigi Sosso e il figlio Alessio Giuliano, ma anche i molti amici e conoscenti con i quali aveva saputo intrecciare relazioni e realizzare progetti.

I ricordi

Così la ricorda l’amica di famiglia Maria Teresa Savino.  «Domiziana, Domi per i familiari, per gli amici, l'ho vista nascere, l'ho vista crescere. I suoi fratelli Sara e Dario erano i migliori amici della mia infanzia. Anche i nostri genitori erano molto amici. Eravamo sempre insieme, abbiamo trascorso tante vacanze insieme, condiviso tanti bei momenti Domi era una bellissima bambina con i capelli biondi, una bambolina, un amore di bambina poi diventata una donna colta, intelligente, simpaticissima, attiva in varie associazioni calusiesi anche quando la malattia l’aveva colpita e debilitata. Una persona che, come suo papà Elio, si è sempre prodigata per il suo Caluso senza ostentazioni. Domi sei volata via troppo presto, quanto avresti potuto ancora fare molto, ci mancherai».

Un’esistenza culturalmente e umanamente ricca la sua, Domiziana era autrice di romanzi per lo più autobiografici, ricordiamo “Mi scappa proprio di scrivere” e “Di Alice e dintorni”, entrambi editi da Bolognini, ma anche appassionata di sport.

«Circa otto anni fa è nata l’idea di fare un gruppo di vecchi giocatori e Domiziana è stata una delle prime a farne parte con il suo amato Gigi – racconta Giorgia Cocozza presidente del Caluso Volley - quando si creano questi gruppi ad una certa età si creano anche delle belle amicizie e noi siamo diventati una bella squadra. Purtroppo, Domi si è ammalata e per un po’ non ha potuto partecipare, ma la voglia che aveva di tornare in palestra era proprio tanta, allora a settembre ad inizio stagione, si stava formando un nuovo gruppo Senior e mi è venuta l’idea di farle fare la dirigente del gruppo, in modo che potesse essere vicina a noi e al suo amato sport. È stata una dirigente straordinaria, anche nelle giornate no, perché la terapia la debilitava, non ha mai mollato, è sempre stata presente con tutti, a fare da supporto, a dare consigli e a sostenere tutti i nuovi arrivati. Lei dava la carica a tutti. Una donna unica. Non riesco ad esprimere a parole quello che provo perché in questo ultimo anno ci siamo avvicinate molto e la sua mancanza sarà per me un grande vuoto. Come presidente di questa società farò di tutto perché il suo ricordo rimanga sempre vivo».

E poi amava il suo Rione, Domiziana. Lo scorso mese di marzo, dopo cinque anni sotto la Presidenza di Marco Malvino, comprensiva dei due anni di costretta inattività imposta dalla pandemia, l'Associazione Rione Riva nata nel 2018 cambia volto e affida la carica di nuovo presidente a Domiziana che, pur mantenendo quasi invariato il direttivo, sceglie di dare un'impronta tutta al femminile investendo Luisa Gnavi della carica di Vicepresidente.

«Nella speranza di riuscire a mantenere vivo l'interesse degli abitanti del Rione e non solo, verso la sopravvivenza e la promozione delle tradizioni e del territorio di Caluso e delle sue frazioni – aveva dichiarato nel discorso di insediamento Domiziana Magaton - il nuovo direttivo si impegna a percorrere la strada intrapresa continuando a riproporre gli eventi diventati ormai una piacevole abitudine, ma anche a reinventarsi in nuovi progetti ancora in via di definizione».

In paese, ma non solo, rimane vivo il ricordo del papà di Domiziana, Elio Magaton, al quale è intitolata la Sala del cotto all’interno del Chiostro dei Frati francescani minori, sito in piazza Mazzini.

Pittore per passione, ma anche scrittore e autore del preziosissimo volume intitolato “Caluso storia cronache personaggi”, il papà di Domiziana era stato sindaco nel 1971 e poi assessore alla cultura negli Anni ’90.

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