CHIVASSESE E VERCELLESE

Addio alla fisioterapista sempre sorridente

Il tumore al fegato non le ha lasciato alcuno scampo.

Addio alla fisioterapista sempre sorridente
Pubblicato:

Ha lasciato tutto il territorio senza parole la scomparsa a 56 anni di Federica Campasso. Un tumore al fegato, scoperto alla fine del mese di novembre, ha spento questa donna brillante. Nessuna cura era possibile, il fegato ormai era troppo malato.

Addio alla fisioterapista sempre sorridente

Ha lasciato tutto il territorio senza parole la scomparsa a 56 anni di Federica Campasso. Un tumore al fegato, scoperto alla fine del mese di novembre, ha spento questa donna brillante. Nessuna cura era possibile, il fegato ormai era troppo malato.
Di lei oggi rimangono i tanti ricordi legati alla sua professione e alle sue passioni.
Federica era socia del centro fisiatrico Genesi di Ivrea da oltre trent’anni. Per lei non era solo un lavoro ma una vera e propria passione che svolgeva ogni giorno per far star meglio le altre persone.
«Federica ha sempre lavorato come fisioterapista - racconta Stefania Casa, cugina con la quale ha condiviso tantissimi momenti della sua vita - Ha sempre operato ad Ivrea e nell’Eporediese».

Il ricordo

Ma oltre al lavoro, Federica amava viaggiare, viveva per scoprire nuove terre, nuove culture e soprattutto nuovi paesaggi.
«Era una turista fai da te - racconta ancora Stefania - Adorava preparare il viaggio dall’inizio alla fine. Ha girato il mondo con suo marito. Dall’America alla Nuova Zelanda, dall’Argentina alla Tunisia. Insieme abbiamo scoperto posti stupendi sia in Italia che in Europa. Con lei si scoprivano quei posti mai battuti dai turisti, quegli angoli di mondo che non si trovano su guide o riviste. Con lei una semplice piazzetta diventava un patrimonio da difendere. E poi i viaggi in camper e in moto. La domenica, lei e suo marito erano soliti salire in moto e fare viaggi, rigorosamente tra le natura. Un giro al lago, oppure una camminata in montagna. Federica si fermava spesso ad ammirare quella natura che tanto amava. Era capace di contagiare chi era con lei di questa sua passione. Avevamo in programma un viaggio in Toscana, adesso tutto cambierà».
Federica poi adorava gli animali, aveva molti e cani gatti. E si batteva per la tutela e i diritti degli animali.
«Era una donna estremamente sorridente, sempre positiva e solare - spiega ancora la cugina - Era bello stare con lei, trascorrere le giornate in sua compagnia.
Il 2022 sarebbe dovuto esser un anno bellissimo per noi perché avevamo in mente tante cose. Con la mia pensione e quella di suo marito, anche lei pensava di allentare con il lavoro per viaggiare».
Ma il destino è stato crudele, ha spento quel sorriso che oggi molti ricordano. Con la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto a Crescentino, in special modo a San Grisante dove ha vissuto fino al 1992 (anno in cui si è sposata) e dove era tornata ora che era malata, e Borgo Revel di Verolengo, paese che l’ha adottata dopo le nozze.

Due comunità in lutto

Due comunità ancora incredule che una donna così buona e sempre attenta alla sua salute possa essersi spenta per questo male.
Federica lascia un grande vuoto nella vita del marito Gian Paolo Ponzin, meccanico in pensione, della mamma Giovanna, della suocera Sandra, dei figliocci Federico e Aurora, e dei cugini Ezio e Stefania.
Il funerale è stato celebrato giovedì scorso nella chiesa di San Grisante.

Seguici sui nostri canali