CRESCENTINO

Addio all’ex Maresciallo vinto da un malore in via Bolongara

Francesco Pollastro si è spento all'età di 83 anni.

Addio all’ex Maresciallo vinto da un malore in via Bolongara
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Addio all’ex Maresciallo vinto da un malore in via Bolongara a Crescentino. Francesco Pollastro si è spento all'età di 83 anni.

Ex Maresciallo vinto da un malore in via Bolongara

E’ venerdì mattina, poco dopo le 8, quando Francesco Pollastro esce dall’ambulatorio dell’Asl To4 di via Bolongara a Crescentino. Si era appena sottoposto ad un prelievo del sangue quando, giunto in mezzo alla strada, si accascia e sviene. Per lui, i soccorsi giunti subito sul posto non hanno potuto far nulla. Un malore ha stroncato la sua vita all’età di 83 anni. In quella che doveva essere una semplice giornata, una famiglia è stata distrutta.

La sua vita

Pollastro, originario di Caserta, era giunto in Piemonte molto giovane. Aveva solo una ventina d’anni quando, per motivi di lavoro, si era trasferito a Monteu da Po. Soldato del Genio Pionieri dell’esercito italiano ha lavorato nel deposito carburanti di Monteu da Po dove ha vissuto per molti anni con la sua famiglia. Poi, per qualche anno, si è trasferito a Lauriano sino ad arrivare a Crescentino, dove viveva la mamma che aveva bisogno di assistenza.
Quando il deposito carburanti è stato chiuso, era stato trasferito a Torino, agli Alti Comandi sino al raggiungimento della pensione, quando era Maresciallo Maggiore Aiutante.
E proprio per questo suo grande impegno nel mondo del lavoro, ha ottenuto il riconoscimento di Cavaliere della Repubblica.

Il ricordo

«Mio papà era molto orgoglioso della sua professione, di indossare la divisa dell’esercito italiano – spiega la figlia Maria Cristina – Amava il suo lavoro. Mi ricordo bene quando i soldati più giovani lo chiamavano “papà”. Lui per loro era una guida. Noi abitavamo negli alloggi della caserma, aveva un legame speciale con tutti loro. E sono tante le persone che in questi giorni mi stanno scrivendo, solo parole di elogio per mio papà che era veramente una brava persona. Era ben voluto da tutti, tutti gli volevano da bene. Una persona buona mai avuto screzio.
Papà era una persona che amava trafficare con le cose, aggiustarle. E poi, amava molto la natura: il giardinaggio e l’orto erano la sua vita. Dove andava, comprava sempre una piantina e la faceva crescere con tanta dedizione. E poi sassi, gli piaceva molto raccogliere i sassi».

Con la sua scomparsa lascia un grande vuoto nella vita della moglie Giuliana, dei figli Maria Cristina, Fabio ed Elena, della nipote Marisol.

Un sasso per un sorriso

E proprio il giorno della scomparsa di Francesco, quando tutta la famiglia era sconvolta da questa dipartita così improvvisa, è accaduto un gesto che ha regalato un sorriso a Maria Cristina e a sua figlia Marisol.
«Mia figlia Marisol nel viale della Madonna del Palazzo a Crescentino ha trovato un sasso - spiega Maria Cristina - Venerdì mattina mio papà, che amava raccogliere sassi ovunque, ne aveva sempre le tasche piene di ogni forma e colore e ha tramandato questa sua passione a me e alla mia bimba, ci ha lasciato improvvisamente: un attimo c'era e un attimo dopo volava tra gli angeli. Nel pomeriggio mentre noi siamo con lui, con quello che rimane del suo corpo terreno, la mia bimba di 9 anni mi dice che lei il nonno vuole ricordarlo bello e sorridente come l'aveva visto il giorno prima e come può vederlo ancora sulle foto. Così va a fare una passeggiata con mia cugina che la conduce alla Madonna del Palazzo dove su una panchina trova un meraviglioso sasso dipinto. Mia cugina le dice di prenderlo perché è "un sasso per un sorriso" quando me lo fa vedere capisco, o almeno lo voglio credere io, che è il suo adorato nonno che gliel'ha fatto trovare per regalarle un sorriso e le ho detto di custodirlo. Voglio ringraziare Alberto Bruciaferri per averlo realizzato e averlo lasciato lì. Lo adottiamo noi questo simpatico bruchetto. Papà grazie per averlo fatto trovare a Marisol».

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