i ricordi

Addio all’imprenditore, anima delle feste

Fabrizio Vigliocco si è spento all’età di 41 anni a causa di un’aritmia cardiaca. Lascia la moglie e tre figli

Addio all’imprenditore, anima delle feste
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Un’improvvisa e tragica notizia ha scosso le comunità dell’intero Chivassese e Canavese. E’ la prima mattinata di lunedì 21 aprile, giorno di Pasquetta, quando la notizia della scomparsa di Fabrizio Vigliocco, all’età di soli 41 anni a causa di un’aritmia cardiaca nella notte, ha lasciato sotto choc chi lo conosceva, chi aveva avuto la fortuna di incontrarlo lungo il proprio cammino e di condividere con lui un momento.

Addio all’imprenditore, anima delle feste

Fabrizio era originario di Caluso, il paese dove aveva trascorso la sua giovinezza e stretto profonde amicizie. Dopo aver frequentato le scuole a Caluso, si era trasferito a Mazzè, a Cascina Formia, con la moglie Chiara e i loro tre amati figli: Celeste, Greta e Samuele. Una vita, la sua, divisa tra la famiglia, che adorava e alla quale non ha mai fatto mancare nulla, e il lavoro.
Fin da giovane, a soli 18 anni, Fabrizio aveva iniziato a lavorare nel settore dei cantieri stradali. La sua intraprendenza e la sua visione lo avevano portato, dopo il fallimento dell’azienda per cui lavorava, a fondare la cooperativa sociale «La.Ma.S» a Rondissone. Questa realtà, specializzata nei lavori di manutenzione stradale, è diventata in breve tempo un punto di riferimento cruciale nel settore per la Provincia di Torino e la Valle d’Aosta. Partita da zero, la La.Ma.S oggi conta ben 58 dipendenti, un successo di cui Fabrizio era l’orgoglioso presidente

Fabrizio, anima delle feste

Il legame con il territorio era forte per Fabrizio. Attraverso il rapporto con Chiara, aveva iniziato a frequentare Mandria, frazione di Chivasso, sostenendone attivamente le manifestazioni. Oltre ad essere uno dei principali sponsor della corsa StraMandriamo, Fabrizio era un volontario instancabile, sempre pronto a offrire il proprio aiuto e il materiale necessario per le varie kermesse della località dove in molti lo ricordano con affetto. Era anche un grande sostenitore della Festa di Boschetto.

I ricordi

«Fabrizio era un uomo che amava la compagnia, le feste e lo stare insieme agli amici» ricordano in molti.
La sua passione per lo sport, in particolare per la montagna, era un tratto distintivo della sua personalità. Era stato presidente dello Sci Club Canavesano e membro attivo dello Sci Club di Foglizzo, dimostrando un forte impegno per la promozione delle attività sportive locali. La sua energia e il suo spirito di squadra lo avevano portato anche a creare il “Team Bombardino”.

Il parroco di Caluso, don Loris Cena, lo ricorda con affetto: «Tanti pensieri mi ricorrono nella mente da quando ho saputo dell’improvvisa scomparsa di Fabrizio. Lo ricordo come un uomo allegro, grande lavoratore, ma nello stesso tempo si dedicava con amore al suo essere papà e marito. Prego che il Signore custodisca e benedica la sua famiglia».

Anche la sorella Silvia lo ricorda con profonda commozione: «Fabrizio viveva per il suo lavoro. Era un gran lavoratore e ha dedicato tutto sé stesso alla famiglia».

Fabrizio lascia nel dolore la moglie Chiara, i suoi amati figli Celeste, Greta e Samuele, il papà Renato, la sorella Silvia con il marito Giuseppe, il cognato Cristian con la moglie Valentina, i nipoti Aurora, Stefano, Rachele e Lucrezia, e i suoceri Piero e Lucia.

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