SAN SEBASTIANO

Addio Costanzo, un grande volto del paese

Birolo aveva 72 anni e dal 2009 aveva svolto l’incarico di assessore comunale, era un componente della corale e della compagnia teatrale

Addio Costanzo, un grande volto del paese
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Un velo di profonda tristezza è scesa lo scorso sabato su San Sebastiano da Po quando è giunta la notizia della scomparsa di Costanzo Birolo.

Addio Costanzo, un grande volto del paese

Aveva 72 anni, una vita dedicata al lavoro e alla famiglia, un uomo che si è sempre adoperato per la sua comunità nel corso della vita e in varie vesti.
Costanzo faceva parte della cantoria e della compagnia teatrale locale e indimenticabili sono gli spettacoli a cui ha preso parte nel corso degli anni e la sua presenza alle varie edizioni del Pom Matan. Dal 2009 poi aveva ricoperto la carica di assessore comunale ai Lavori Pubblici e alle Manutenzioni durante il mandato elettorale del sindaco Laura Birolo.

I ricordi

«Era una persona - dice il sindaco di San Sebastiano da Po, Beppe Bava - che sino a quando la salute glielo ha permesso si è sempre impegnato molto per il paese. Aveva ricoperto il ruolo di assessore ai lavori pubblici: era la classica persona che se mancava un operaio entrava in azione lui e aiutava ad eseguire il lavoro e a volte, se si presentava la necessità, utilizzava anche i suoi dei mezzi di lavoro». Costanzo infatti aveva lavorava per l’Enel e in un secondo momento aveva aperto un’attività in proprio come movimento terra con gli escavatori. Aveva una passione per la politica e viene definito un «leghista della prima ora» aveva infatti una vera ammirazione per il senatore Umberto Bossi anche se nella sua funzione di amministratore comunale aveva lasciato da parte i partiti e si era avvicinato alla lista civica con cui amministrò.

Era un volto molto conosciuto in paese e sono state numerose le persone che domenica 20 agosto si sono recate al Centro Pastorale per assistere alla recita del santo rosario in suo ricordo.
Lunedì 21 agosto i sansebastianesi, durante i funerali che si sono svolti nella chiesa di Navigliano, si sono stretti in un abbraccio ai familiari di Costanzo: alla moglie Silvia, alle figlie Mara con Fabio e Isabella con Marco, ai nipoti Edoardo, Bianca, Samuele e Beatrice, al fratello Riccardo con Virginia e al cognato Gianni e i nipoti.

«Il periodo più bello - ricorda la figlia Isabella - lo ricordo da quando sei andato in pensione. Avevi il tempo di dedicarti al tuo giardino, al tuo orto, ai tuoi campi. E poi diciamola tutta. Ti piaceva anche andare in giro con mamma. E avere i jeans elasticizzati perché quelli classici erano troppo da vecchio. Grazie perché è stato bello fare tante cose insieme... Mi hai insegnato a guidare lo scavatore.. E con orgoglio dicevi a tutti che sapevo farlo. Grazie anche perché è stato bello vederti fare il nonno. Soprattutto con Edo e poi con Bianca. Samu ricorderà pochissimo. Bea nulla, ma faremo il possibile per rendere vivi i ricordi. Grazie anche a te mamma, perché nonostante tutto sei stata forte come non mai nell'affrontare questo calvario. Ora vai papà, finalmente libero. E mi raccomando, non lavorare troppo, perché non so se ci sarà poi qualcuno che ti toglierà il nero dalle mani».

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